«Dopo le giuste rivendicazioni sulle criticità del vigente quadro normativo relativo al ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici a carico delle aziende fornitrici, il famigerato payback dei dispositivi medici, introdotto dal governo Renzi, stiamo lavorando, nel quadro di ristrettezza delle risorse a disposizione, con il Ministero della Salute per trovare soluzioni condivise. Per tale motivo ho convocato una riunione con il prof. Francesco Saverio Mennini, capo del Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del SSN, al fine di sollecitare un intervento che ponga fine agli annosi problemi causati da questo meccanismo. Infatti, con le sentenze nn. 139 e 140 dello scorso luglio, la Consulta ne ha confermato la legittimità costituzionale, sostenendo che debba essere considerato come un ‘contributo di solidarietà’, necessario a sostenere il Servizio Sanitario Nazionale in una ‘generale situazione economico-finanziaria altamente critica che non consente ai bilanci dello Stato e delle Regioni di finanziare, con risorse della collettività, di far fronte in modo esaustivo alle spese richieste’. Le pronunce della Corte Costituzionale hanno generato grande preoccupazione nelle aziende di settore, perché tale decisione potrebbe portare a una crisi irreversibile dell’intera filiera. Non solo; ciò avrebbe un impatto negativo anche sul SSN in termini di tutela della salute delle persone. L’obiettivo che ci poniamo quindi è quello di scongiurare una crisi del settore e garantire ai cittadini un servizio sanitario adeguato, come meritano. Continueremo a pungolare e vigilare affinché, come già fatto per gli anni 2015/2018, anche per le annualità successive di adottino provvedimenti utili e rapidi».
Così il senatore di Fratelli d’Italia, Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato.