Il «Santo Graal» del doping legale: lo sport ha scoperto il… bicarbonato

Il bicarbonato di sodio. Alla faccia del doping: oltre l’80% degli atleti di sport di resistenza lo assume in pillole. Migliora sensibilmente le prestazioni, è legale, e nel 2023 ha avuto un vero e proprio boom. Lo racconta il Telegraph. Si chiama «sistema Bicarb». Progettato dall’azienda svedese di nutrizione sportiva Maurten, è essenzialmente una nuova risposta a un vecchio problema. La ricerca che suggerisce le proprietà di miglioramento delle prestazioni del bicarbonato di sodio è emersa per la prima volta quasi un secolo fa, racconta il giornale inglese. Il problema era che, nel tentativo di digerire una quantità significativa di cibo prima di un esercizio intenso, un numero molto elevato di atleti si ritrovava a dover andare più volte al bagno d’urgenza. E allora Maurten aveva già progettato un idrogel in grado di bypassare l’intestino durante l’assunzione di carboidrati e, intuendo l’opportunità, iniziò a collaborare con esperti come il fisiologo sportivo e nutrizionista britannico, il dottor Andy Sparks, per verificare se fosse possibile sviluppare qualcosa di simile per il bicarbonato di sodio. È stato lanciato sul mercato di massa l’anno scorso a un costo di 15 sterline a porzione e, sebbene sia ancora un prodotto in gran parte di nicchia, l’adozione è aumentata a dismisura. Maurten ritiene che due terzi dei medagliati nelle gare di media e lunga distanza al Campionato mondiale di atletica di Budapest stessero usando il loro prodotto e affermano che il suo utilizzo è esploso dal 2023″. Come funziona? «Una volta scongiurata qualsiasi reazione negativa con gli acidi dello stomaco, si ritiene che il bicarbonato di sodio sia benefico durante l’esercizio fisico intenso, della durata superiore a un minuto circa, perché il corpo produce ioni idrogeno e sale lattato. Gli ioni idrogeno rendono i muscoli e il sangue più acidi, riducendo così l’efficienza, ma la teoria di lavoro è che il bicarbonato di sodio aiuta a «eliminare» quegli ioni idrogeno più rapidamente. C’è anche la convinzione che il lattato stesso venga spostato più rapidamente e possa quindi essere utilizzato come combustibile».

Mario Basile