Gazzettino Italiano Patagónico

Appello dei medici italiani per Gaza: “Fermare subito la catastrofe”

“Siamo un gruppo di operatori sanitari profondamente preoccupati e indignati per il silenzio delle nostre istituzioni e della nostra politica, per l’unilateralità mediatica riguardo a ciò che sta accadendo da una settimana in Medio Oriente. Oggi, nella Striscia di Gaza, siamo di fronte a una catastrofe umanitaria senza precedenti. La popolazione civile sta subendo gli orrori di massicci e indiscriminati bombardamenti perpetrati dall’esercito israeliano. Secondo i dati pubblicati dal Ministero della Salute palestinese, ad oggi si contano 1.799 morti, tra cui 583 bambini e 351 donne, mentre i feriti sono 7.388, di cui 1.901 bambini e 1.185 donne. Questi devastanti attacchi hanno portato gli ospedali sull’orlo del collasso”. Inizia così l’appello, condiviso nel fine settimana, di 500 operatori sanitari italiani, che nel frattempo sono diventati 1.381, con l’aggiunta di quattro associazioni. Il bilancio dei morti a Gaza invece ha superato quota 2.600.

Come informa una nota, i firmatari provengono da diverse specializzazioni, tra cui medici, infermieri, psicologi e operatori della riabilitazione, che hanno deciso di unire le loro voci per richiamare l’attenzione su una crisi senza precedenti che sta sconvolgendo la Striscia di Gaza. La Striscia di Gaza, si legge ancora, è attualmente teatro di continui e indiscriminati attacchi da parte dell’esercito israeliano, i quali stanno mettendo a serio rischio la vita e la salute di migliaia di persone. Questi attacchi hanno non solo causato un numero crescente di vittime civili, ma hanno anche compromesso gravemente le strutture ospedaliere della regione, rendendo l’accesso alle cure mediche non più possibile.

In aggiunta a questa situazione drammatica, i sanitari indicano il fatto che la popolazione della Striscia di Gaza è afflitta da un blocco totale che impedisce l’accesso a risorse vitali come acqua, elettricità, cibo e carburante. Questa situazione ha portato la regione sull’orlo di una catastrofe umanitaria, mentre il silenzio della comunità internazionale è assordante. In questo contesto critico, gli operatori sanitari italiani desiderano esprimere la loro profonda preoccupazione e chiedere con estrema urgenza al Governo Italiano e all’Unione Europea di intervenire immediatamente per porre fine agli attacchi indiscriminati dell’esercito israeliano contro la popolazione civile e stabilire corridoi umanitari sicuri che consentano l’evacuazione dei civili in pericolo e l’accesso al materiale medico necessario per garantire assistenza sanitaria vitale nella Striscia di Gaza.

Marco Ferrante

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