Inserimento scolastico, formazione linguistica, promozione dell’autonomia sociale ed economica dei giovani rifugiati, controlli medici, assieme a vitto alloggio e attività sportive sono le prestazioni offerte ai minori stranieri non accompagnati
È la disamina dei costi che rende poco comprensibile l’impiego dispendioso spesso protratto oltre i 18 anni canonici della maggiore età. Ma vediamo nel dettaglio come funzionano le voci di spesa dedicate. Per ciascun minore il costo base è di 60 euro al giorno, come stabilisce la circolare 16153 del 19 maggio 2022, che regola gli appalti organizzati e affidati dalle prefetture per la gestione dei centri di accoglienza deputati ad ospitarli. Al contempo ci sono i Sai (Servizi di accoglienza e integrazione) organizzati da Anci e comuni che provvedono all’ospitalità per 77,50 euro pro capite pro die. E infine sussiste l’accoglienza diretta da parte dei Comuni dove il contributo dello Stato per ciascun giovane ospite è al massimo di 100 euro al giorno.
Il numero dei ragazzini presenti in questo contesto privilegiato è di circa un migliaio e produce una spesa tonda di 36.500.000 annui complessivi. Ovvero 36.500 l’anno ciascuno.
E poi compiuti i 18 anni sono liberi e soli e potenziali delinquenti , per soprravvivere.
Tullio Zembo