Un piano nazionale per ritrovare e identificare i resti dei “desaparecidos”, le persone fatte scomparire e quasi sempre assassinate durante la dittatura di Augusto Pinochet in Cile: a lanciarlo, in vista del cinquantesimo anniversario del golpe dell’11 settembre 1973, è stato il presidente Gabriel Boric. Secondo la stampa di Santiago, l’iniziativa ha un valore particolare perché finora i familiari delle vittime dovevano assumersi tutta la responsabilità e il peso delle ricerche. Che si sono in effetti rivelate finora difficili: a oggi sono stati recuperati e identificati i resti di 307 persone, a fronte di un numero di “desaparecidos” stimato in 1.162. “Questa cifra dovrebbe ferirci e farci ribollire il sangue, perché spiega l’entità del debito che abbiamo come Stato e come società”, ha detto Boric presentando l’iniziativa, denominata “Plan Nacional De Búsqueda”.
Michele Cocozza