“Vi vorrei ricordare il nostro sollecito in materia di diritto familiare: è obbligatorio riconoscere i figli di coppie omogenitoriali se riconosciute da almeno un altro degli Stati membri”. Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue durante il punto stampa giornaliero di mercoledì 21 giugno interpellato sulla decisione della Procura di Padova di impugnare gli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali concepiti all’estero con fecondazione eterologa. “Il diritto familiare è tuttavia comunque competenza dei singoli Stati membri”, ha precisato il portavoce
Alessio Pisanò