18 marzo, 2024

Primo intervento in Italia su una donna paralizzata da 5 anni ora cammina grazie a un neurostimolatore

Da 5 anni era costretta su una sedia a rotelle per una paralisi degli arti inferiori. La giovane, 32 anni, vittima di un incidente sportivo che le ha causato una lesione midollare, ora è in grado di mantenere la stazione eretta e di camminare con l’ausilio di un deambulatore grazie a un innovativo intervento che le ha permesso di recuperare le funzioni motorie attraverso l’impianto di un neurostimolatore midollare. L’intervento, che è il primo di questo tipo in Italia, porta la firma del team di neurochirurghi dell’IRCCS Ospedale San Raffaele (Gruppo San Donato), guidato dal professor Pietro Mortini, primario di neurochirurgia e Ordinario presso l’Università Vita – Salute San Raffaele. Il risultato è stato possibile grazie alla collaborazione con un gruppo di ingegneri dell’Istituto di biorobotica de La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, diretto dal professor Silvestro Micera, esperto di fama internazionale.  La paziente sta ancora eseguendo con ottimi risultati un complesso percorso riabilitativo definito dal dottor Sandro Iannaccone, primario dell’Unità di Riabilitazione Disturbi Neurologici Cognitivi-Motori. Spiega il professor Pietro Mortini: “Stiamo conducendo un protocollo di ricerca clinica avanzata, coordinato dal mio collaboratore, dottor Luigi Albano, al termine del quale questo intervento potrebbe entrare nella pratica clinica corrente, offrendo una soluzione terapeutica ai pazienti con lesioni midollari.  Il prossimo passo sarà trattare anche lesioni del midollo spinale determinate da malattie neurodegenerative, come la sclerosi multipla, nei pazienti che verranno reclutati dall’Unità di Neurologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, diretta dal professor Massimo Filippi”.

L’INTERVENTO

Il dispositivo impiantato si compone di 2 parti: 

  • un supporto biocompatibile per 32 elettrodi che viene inserito nello spazio epidurale della colonna vertebrale; 
  • un generatore di impulsi (una sorta di pacemaker) simile a quelli utilizzati nei pazienti con aritmie cardiache, inserito sotto la pelle a livello dell’anca. Gli impulsi vengono erogati al midollo spinale da dove poi transitano ai nervi e ai muscoli. 

L’impianto del dispositivo è avvenuto in circa 3 ore, attraverso un delicato intervento neurochirurgico mininvasivo, eseguito in monitoraggio neurofisiologico continuo, si legge in una nota del nosocomio. Il pacemaker è stato poi programmato per garantire l’attivazione coordinata di tutti i muscoli necessari alla deambulazione. Il controllo delle funzioni dello stimolatore è possibile grazie a una serie di opzioni funzionali che possono essere scelte dalla paziente in base alle necessità locomotorie della vita quotidiana.

“L’INTERVENTO APRE LA STRADA A FUTURE TERAPIE”

“Bellissima notizia dall’ospedale San Raffaele di Milano. Questo intervento rappresenta il primo del genere in Italia e potrebbe aprire la strada per future terapie innovative per pazienti con lesioni midollari. La paziente è in grado di camminare con l’ausilio del deambulatore ed è attualmente sottoposta a un percorso riabilitativo definito dagli specialisti dell’ospedale. Si tratta di un importante passo avanti nella ricerca sui dispositivi di interfaccia tra dispositivi elettronici e sistema nervoso centrale”. Lo ha scritto su facebook la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli.