Anders Fogh Rasmussen, ex primo ministro danese ed ex Segretario Generale della NATO, nel corso della 315a Sessione del Consiglio dell’ESA ha chiesto maggiori investimenti nell’esplorazione spaziale: «Siamo coraggiosi, mettiamo l’Europa in prima linea nell’esplorazione spaziale! Se non lo facciamo, resteremo indietro e diventeremo dipendenti da altri». Presso la sede dell’ESA di Parigi, Rasmussen ha presentato il rapporto indipendente sullo stato dell’esplorazione spaziale europea elaborato da un gruppo di 12 consulenti di alto profilo, l’High Level Advisory Group (HLAG). Il rapporto, intitolato “Revolution Space: Europe’s Mission for Space Exploration” (Rivoluzione spaziale: la missione europea per l’esplorazione dello spazio – scarica qui il documento), sostiene che l’esplorazione umana dello Spazio sta subendo una rivoluzione e questa è un’occasione che l’Europa non può permettersi di perdere.


L’interesse geostrategico europeo
Sul rapporto spiega che «… i Paesi che non si assicurano un accesso indipendente allo Spazio e un suo uso autonomo diventeranno dipendenti a livello strategico, e a livello economico verranno privati di una parte importante di questa filiera. L’obiettivo dell’Europa sarà quello di acquisire un terzo di questo mercato futuro». Nel rapporto del HLAG si osserva che l’Europa non ha una capacità di lancio umano indipendente, perciò per inviare esseri umani nello spazio si affida a partner non europei. Questa dipendenza minaccia il suo futuro come attore credibile sulla scena economica e geopolitica globale. Il rapporto riguarda l’esplorazione umana e robotica, entrambe essenziali per una strategia di esplorazione. Il Direttore Generale dell’ESA, Josef Aschbacher, ha accolto con favore il rapporto: «L’Europa è un leader tecnologico in molti settori, anche in quello spaziale, eccezion fatta per il volo spaziale umano, per il quale ci siamo affidati a partner internazionali. Non dobbiamo lasciare che l’accesso allo spazio sfugga alla competenza e alla leadership europea».
La nuova classe di astronauti europei
Mentre l’Europa entra in una nuova era di esplorazione spaziale, per la prima volta in oltre un decennio, l’ESA sta cercando nuovi astronauti. Nel corso della 315a Sessione del Consiglio dell’ESA sono stati presentati i 17 candidati astronauti, scelti tra tra gli oltre 22.500 che hanno presentato una domanda valida nel 2021 in risposta all’appello dell’ESA per la ricerca di nuovi astronauti per le missioni verso la Stazione Spaziale Internazionale e oltre. La nuova classe di astronauti dell’ESA comprende astronauti di carriera, membri della riserva di astronauti e astronauti con disabilità fisica per un progetto di fattibilità. Inizieranno un addestramento di base di 12 mesi presso il Centro astronauti europeo dell’ESA nella primavera del 2023.
Pietro Annarumma