19 marzo, 2024

Aridità globale: pubblicata una nuova mappa ad altissima risoluzione

 In un ambiente e in un clima globale in rapido cambiamento, in cui prendere decisioni per una migliore pianificazione territoriale è sempre più importante, è stata recentemente pubblicata sulla rivista Nature-Scientific Data la terza versione del database “Global Aridity Index and Potential Evapotranspiration Database”, che mappa a un’altissima risoluzione spaziale le condizioni di aridità dell’intero globo. Si tratta di un importante strumento predittivo della tendenza e dell’entità dei cambiamenti climatici e del loro impatto sulla biosfera terrestre, che avrà implicazioni per la crescita delle piante, lo sviluppo sostenibile e la stessa civiltà umana.

Gestione dell’acqua e della produzione agricola

Il fabbisogno idrico delle piante o delle colture per mantenere i loro processi fisiologici dipende da molte variabili meteorologiche e climatiche, tra cui la radiazione solare, la temperatura dell’aria, l’umidità relativa e la velocità del vento, oltre che dalle caratteristiche specifiche delle colture e dalle pratiche di coltivazione. Misurare le precipitazioni di una determinata regione non è sufficiente a identificare adeguatamente gli stress idrici della vegetazione che la occupa, per cui si utilizzano quindi indici di aridità. Il database appena pubblicato apporta numerosi miglioramenti rispetto alle versioni precedenti, presentando i valori degli indici per l’intero globo a una risoluzione spaziale di circa 1 km2 per il periodo 1970-2000 e pone le basi per realizzare proiezioni dell’aridità futura. Come sottolinea Robert Zomer, primo autore dello studio internazionale e Presidential Fellow della Chinese Academy of Sciences al Center for Mountain Futures: «Questi set di dati si sono rivelati utili per un’ampia gamma di applicazioni, in particolare per quanto riguarda la gestione dell’acqua e la produzione agricola, ma anche per applicazioni socio-ecologiche e socio-economiche che riguardano lo sviluppo sostenibile e il cambiamento climatico e possono essere particolarmente utili per l’adattamento locale al cambiamento globale». L’alta risoluzione di questo lavoro consente, infatti, una descrizione più fine e mirata del fabbisogno idrico delle diverse regioni del mondo e della grande variabilità esistente all’interno delle stesse regioni, offrendo gli strumenti per utilizzare al meglio le risorse e per una migliore pianificazione territoriale.

Maria Anzalone