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La star della pallacanestro americana Brittney Griner è stata arrestata lo scorso febbraio all’aeroporto internazionale di Mosca: in valigia è stato trovato meno di un grammo di olio di hashish

Torna l’ipotesi scambio di prigionieri tra la Russia e gli Stati Uniti, nell’ambito della vicenda Brittney Griner, la 31enne stella del basket Usa condannata a 9 anni di reclusione dopo l’arresto in Russia per traffico di droga. Stavolta a rilanciare l’offerta – avanzata qualche giorno fa dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken – è il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, che ha parlato in conferenza stampa: Mosca è disposta a discutere con Washington di uno scambio di prigionieri, coinvolgendo proprio Griner. Lavrov ha spiegato che sono pronti a discuterne “solo nel quadro del canale speciale concordato dai presidenti Putin e Biden” e che, “nonostante alcune dichiarazioni pubbliche, questo canale conserva tutta la sua rilevanza”. La condanna di Griner per Joe Biden è “inaccettabile” e gli Stati Uniti hanno dunque subito accolto l’apertura e “perseguiranno” l’offerta fatta dalla Russia, come ha sottolineato Blinken riportando di aver fatto una “offerta sostanziale” al Cremlino.

IL MOTIVO DELL’ARRESTO DI GRINER

La star della pallacanestro americana ed ex giocatrice di punta della Wnba è stata arrestata lo scorso febbraio all’aeroporto internazionale di Mosca dopo che nella sua valigia era stato rinvenuto meno di un grammo di olio di hashish. La giocatrice ha ammesso di aver portato con sé il prodotto, affermando di aver commesso un “errore in onestà”. Oltre che a nove anni di reclusione, i giudici della corte di Khimki, sobborgo della Capitale, hanno condannato Griner al pagamento di una multa da un milione di rubli, l’equivalente di circa 16mila euro. Biden, in una dichiarazione pubblicata poco dopo la sentenza, ha chiesto alle autorità russe di “rilasciare immediatamente” la giocatrice “in modo che possa stare con sua moglie, i suoi cari, gli amici e i compagni di squadra”. La difesa della star della Wnba, che militava nella squadra russa dei Ummc Ekaterinburg, ha già reso noto che farà ricorso contro il verdetto dei giudici russi. Gli Usa avevano offerto alla Russia uno scambio di prigionieri fra Griner e l’ex marine Paul Whelan, pure in carcere in Russia, con Viktour Bout, trafficante d’armi russo che sta scontando l’ergastolo in un carcere dell’Illinois. Secondo funzionari americani citati in forma anonima dall’emittente Cnn, la strategia Usa non cambia con la sentenza. L’offerta per lo scambio è da considerarsi quindi ancora valida.

Brando Ricci

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