19 marzo, 2024

Con la morte di Luigi Bauducco l’Italia nel mondo perde uno dei suoi massimi protagonisti

COMUNICATO STAMPA

Discreto ed educato, confermando quel luogo comune che spesso sprigativamente affibbiamo ai piemontesi, Luigi Bauducco era soprattutto un gran signore e un affettuoso padre di famiglia.

Giovanissimo, arriva in Brasile negli anni ’50 con i suoi genitori che daranno vita a San Paolo ad una delle più grandi imprese alimentari del mondo.

Molti in Italia probabilmente si stupiranno nel sapere che la “Bauducco” produceva nei suoi stabilimenti non soltanto un ottimo panettone italiano ma – con i suoi 70 milioni di unità all’anno – il “panettone più esportato al mondo”. Un miracolo (non l’unico !) dell’Italia – anzi degli italiani – nel mondo, quelli dei quali spesso ci si dimentica quando veniamo accusati di “non pagare le tasse” o di volerci intromettere nelle scelte per il destino del Paese. Eppure, non solo paghiamo le tasse e contribuiamo anche direttamente alle spese per il mantenimento della rete consolare italiana nel mondo ma grazie al nostro amore per l’Italia diamo un contributo fondamentale di risorse attraverso il turismo delle radici e l’acquisto di prodotti “Made in Italy”.

Non solo ! Grazie a uomini e a imprenditori come Luigi Bauducco abbiamo creato il “Post Made in Italy”, come lo ha magistralmente denominato e illustrato il sociologo Riccardo Giumelli nel suo recente saggio pubblicato in Italia. Il post Made in Italy è quel piccolo grande miracolo che c’è dietro la produzione di 70 milioni di panettoni in Brasile come anche dietro quelle migliaia di piccole e grandi imprese ‘italiche’ moltiplicatesi nel mondo nel corso di oltre un secolo di emigrazione italiana. Il miracolo dell’ibridazione, come lo definirebbe Piero Bassetti, autore del manifesto “Svegliamoci Italici !”.

Addio, Cavaliere Bauducco ! E grazie per le tonnellate di dolcezza che ci hai propiziato, nel corso della tua lunga e appassionante vita. Che la sua storia sia di sprone ed esempio per tutti noi, italiani nel mondo, e di monito e insegnamento per quell’Italia ancora miope e distratta rispetto ai suoi milioni di figli dispersi in tutti i continenti.

Roma, 11 settembre 2020

Ufficio Stampa On. Fabio Porta