19 marzo, 2024

A tu per tu con Espedito De Marino, artista chitarrista e compositore, erede indiscusso del grande Maestro Murolo.

Un suo luminoso concerto è previsto il 31 luglio sera nel bel borgo lucano di Sant’Angelo Le Fratte.

di Mariangela Petruzzelli

E’ un musicista chitarrista virtuoso e poliedrico, di fama internazionale, un compositore arguto ed un sagace insegnate di masterclass musicali e nei conservatori italiani. E’ l’erede del grande Roberto Murolo con cui ha lavorato fianco a fianco per anni ed a cui è stato legato amichevolmente in modo profondo. Si chiama Espedito De Marino, nativo campano di Scafati (SA), e giramondo per i suoi meravigliosi concerti di promozione della musica napoletana tradizionale collaborando ed esibendosi con notissimi artisti tra cui Gigi D’Alessio, Katia Ricciarelli, Mario Merola, Lenny Kravitz, Ron e tanti altri. Oggi, 31 luglio, dalle ore 21, Espedito De Marino sarà protagonista di un luminoso concerto di musica napoletana in ricordo del Maestro Roberto Murolo, di Pino Daniele e non solo, che si svolgerà nella piazza principale, antistante la sede del Palazzo di Città, a Sant’Angelo le Fratte, ameno ed accogliente borgo della Basilicata. Il concerto è stato fortemente voluto dal sindaco di Sant’Angelo Le Fratte, Michele Laurino che interverrà prima del concerto per i saluti istituzionali affiancato dal sindaco di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, Raffaello De Ruggieri. Insieme a loro sul palcoscenico anche la giornalista internazionale, regista e sceneggiatrice Mariangela Petruzzelli, di origine lucana, con Arduino Sacco, editore dell’omonima e nota casa editrice e con Antonio Sansone, braccio destro di Arduino Sacco nel lavoro editoriale. Verrà anche presentato il libro “Uno stradivari napoletano” di cui è autore Espedito De Marino, edito dalla Arduino Sacco Editore, in cui si narra del rapporto amicale e professionale con il Maestro Roberto Murolo.

Come nasce il tuo amore per la musica e perchè l’hai fatta diventare il tuo lavoro?

Espedito De Marino: Avevo 12 anni, ascoltavo i dischi del grande Andres Segovia e mi innamorai della Chitarra “Classica”. Iniziai a studiare anche il Violino e il Pianoforte ma la Chitarra era il mio “Sogno”, da subito capii che volevo vivere di Musica.

E’ difficile oggi più di ieri lavorare nel mondo della musica?

Si, oggi è difficile, non basta studiare e cercare di diventare “bravo” (anche se resta priorità fondamentale) ma devi cercare gli strumenti per farti “riconoscere” devi, purtroppo, convivere con una spasmodica ricerca di “visibilità”.

Come hai incontrato Roberto Muroloe perchè scelse proprio te per la lunga collaborazione professionale che vi ha unito?

Roberto Murolo mi venne presentato dal mio Maestro Eduardo Caliendo nell’ottobre 1982 come “Premio” per essermi classificato 1° ad un prestigiosissimo Concorso Internazionale per chitarristi dell’epoca, quello di Loreto di Ancona. Conobbi lui e il suo manager Comm. Ugo Sannino che divenne un mio grande amico ed estimatore. Murolo ascolto’ delle mie rielaborazioni per chitarra di alcune celebri canzoni napoletane scritte dal padre, il “sommo” poeta Ernesto Murolo. Rimase colpito soprattutto per la mia esecuzione del “Tremolo”, tecnica particolare riferita alla “nota ribattuta” che per noi chitarristi è un “asso nella manica”; a me veniva abbastanza naturale e di questo Murolo restava affascinato. Dal 1987 al 2003 non ci siamo più lasciati, divenne un forte rapporto d’amicizia, ci confrontavamo tutti i giorni anche su cio’ che reciprocamente non condividevamo, anche su scelte musicali ed imprenditoriali. Insieme nel 1991 abbiamo scritto “Serenata a chi dorme”, l’ultimo componimento in versi di Roberto Murolo, ed a me chiese di musicarlo.

Come era Roberto Murolo uomo e cosa ti ha insegnato umanamente e professionalmente?

Murolo uomo era davvero “simpatico” , mi ha insegnato il “modus vivendi” dei napoletani, alla stregua di Toto’, Eduardo, Viviani, Bovio, E.A.Mario, Di Giacomo. Mi ha insegnato la “lingua napoletana” a valorizzare il testo di una canzone, pregno di sentimenti e di valori ormai “sopiti”.  Mi ha lasciato scritti “olografi” che per me costituiscono un’eredità di valore inestimabile, mi ha lasciato gli aneddoti più belli ed inediti dei suoi incontri e delle sue amicizie più significative. Nel libro “Uno stradivari napoletano” che Arduino Sacco ha avuto la generosità di ristampare c’è tutto, vi sono riportate le confidenze e gli inediti.

L’eredità di Murolo oggi per te e la musica?

L’eredità artistica di Murolo oggi costituisce per la musica, per i musicisti e per i giovani un vademecum indispensabile. Soprattutto per chi interpreta la Canzone Napoletana, ma non solo, risulta essere un ampio manuale su cui studiare, approfondire, cui ispirarsi, da innovare. Su quei testi, su quelle vocalità, su quelle sonorità bisogna investire, da lì bisogna partire, altrimenti non possiamo parlare di “Canzone Napoletana”.

Sei stato anche un politico e ti occupi anche di formazione musicale. Come oggi può essere condotta al meglio la politica culturale italiana soprattutto nel campo della promozione musicale e concertistica anche a livello internazionale ed a che punto è oggi in Italia la formazione artistico-musicale?

Si, nella mia vita ho condiviso due grandi passioni, la musica e la politica. La politica è fondamentale per la democrazia, per garantire, salvaguardare e promuovere la libertà, le pari opportunità, l’uguaglianza. Purtroppo la politica è inquinata dagli uomini, oggi come ieri. Con molta facilità (soprattutto nella politica attuale) ci si dedica all’attività politica, senza averne le competenze, la giusta predisposizione. Si fa la corsa per ricoprire un incarico politico (soprattutto quelli da parlamentare, senatore e simili, perchè ben retribuiti), ma poi non insistono la necessaria abnegazione e soprattutto la necessaria competenza ed ecco che lo Stato risulta in caduta libera, il “default” era prevedibile, la sanità, la scuola, ormai ai minimi storici. Serve un “cambio di rotta” subito, altrimenti sarà troppo tardi.Da 33 anni insegno, ho ricoperto vari ruoli nell’ambito della scuola.Oggi, anche li, a 56 anni, ho trovato un equilibrio fra la mia attività artistica con quella del docente. Insegno presso il Liceo Statale Musicale e coreutico “Alfano I°” di Salerno, sia Chitarra classica che Musica d’Insieme, ed è una esperienza fantastica. Ho allievi impegnati e da considerarsi grandi risorse per il futuro della musica e della didattica.Mi occupo anche di “formazione” e grazie a Murolo ho ereditato la direzione della “Scuola della Canzone Napoletana” dal 7/11/1999.

L’emergenza covid ha emarginato i lavoratori del mondo dello spettacolo dal vivo ed il Governo italiano ha eluso le politiche sociali di sovvenzione a questi lavoratori già precari prima della pandemia. Che ne pensi di tutto ciò?

La pandemia data dal covid 19 ha “scoperchiato” cio’ che già era in difficoltà. Una economia stagnante, la parte sociale del Paese senza protezione, la famiglia, il senso di comunità, la sanità obsoleta e soprattutto privata di quella parte “pubblica” significativa che prima garantiva assistenza a tutti. Il coronavirus ci ha, da un lato, destabilizzati soprattutto per il dolore procurato alle tante famiglie che improvvisamente si sono viste private dei propri cari ma forse ha anche risvegliato le nostre coscienze. Non a caso il sottotitolo del mio tour estivo che il 31 luglio fa tappa a S.Angelo le Fratte, si chiama “Dal Coronavirus ad un Mondo di Musica”. Vuole appunto significare che ora bisogna davvero immaginare un mondo migliore, bisogna passare dalla “Paura alla Speranza”. Fossi io i capi di Stato e gli uomini politici, darei più ascolto al Pontefice, al nostro straordinario Papa Francesco. Al di là della religione, anche i non credenti e coloro i quali non professano la religione cattolica dovrebbero dargli ascolto sui temi dell’ambiente e della pace. Dovremmo approfondire la “Laudato Sii”.

Conoscevi il borgo di Sant’Angelo Le Fratte prima?

E’ la prima volta che suono a Sant’Angelo Le Fratte, mi ci ha portato il caro Arduino Sacco, l’amico editore che ha pubblicato il libro “Uno stradivari Napoletano”, il racconto del mio ventennale viaggio inedito con Roberto Murolo. Nei comuni vicini  o pero’ suonato nei miei 35 anni di attività. Amo la Basilicata per i suoi tratti storici e culturali, per i suoi paesaggi, per la sua accoglienza. Mi permetto segnalare la lettura del libro perche’ davvero raccoglie il vissuto di un Murolo abbastanza inedito, farà compagnia in estate e forse strapperà qualche sorriso e anche qualche lacrima. Insomma racconta fondamentalmente la VITA.

Il libro pubblicato con Arduino Sacco rientra in un progetto nazionale della casa editrice a tema solidale. Che ne pensi?

Arduino Sacco ha proposto una “Editoria solidale” non solo per promuovere la “lettura” dei libri ma soprattutto per attivare cio’ che dicevo prima, cioè un mondo più “solidale”, se vogliamo davvero sentirci più fratelli e sorelle dobbiamo organizzare un mondo più equo, più umano, meno legato al mero guadagno. Il profitto deve diventare più giusto e quindi più equo, allora tutti avremo più opportunità. Per questo Arduino Sacco inaugura una “campagna promozionale” tesa più che al profitto, al riconoscimento di un lavoro di un’opera.

Un vizio ed una virtù del Maestro Murolo ed anche un tuo vizio ed una tua virtù?

La virtù di Murolo puo’ sintetizzarsi nell’umiltà e nel sorriso per tutti. Un vizio puo’ sintetizzarsi nella scelta di voler restare solo, sposando la chitarra, come lui amava dire. Una mia virtù? Forse quella della sconfinata disponibilità. Un mio vizio…tanti, non saprei riassumerli.

Hai lavorato con grandi nomi della musica internazionale..parlaci di loro…

Si tanti i miei incontri, ho intersecato la mia chitarra con le straordinarie voci di Murolo, Aurelio Fierro, Nunzio Gallo, Giacomo Rondinella, Mario Merola, Teddy Reno, Cecilia Gasdia, Katia Ricciarelli. Ho suonato con alcuni grandi musicisti, fra i più rappresentativi del mondo: Tony Esposito, Tullio De Piscopo, il grande MISTLAV ROSTROPOVICH, con alcuni grandissimi attori: i fratelli Giuffrè, Enzo Cannavale, Anita Eckberg, Carlo Croccolo. Sono stato ospite di grandi conduttori e in importantissime trasmissioni televisive con Giancarlo Magalli, Valerio Merola, Gigi Sabani, Toto Cotugno, Alba Parietti, Elisabetta Gardini, Gigi Marzullo, Caterina Balivo e tanti altri.

Che repertorio proporrai nel concerto a Sant’Angelo Le Fratte?

Suonero’ da solo proprio per celebrare Murolo, cioè il Cantante – Chitarrista, lo chansonnier napoletano che tra l’altro puo’ essere considerato anche un “brand” da portare nel mondo per rinverdire un repertorio che ha reso il Mezzogiorno grande nel mondo…il Pentagramma Napoletano da Roberto Murolo a Pino Daniele, 90 minuti fra musica e canzoni.

Secondo te potrà la divulgazione della musica napoletana potrà contribuire alla ripresa del Made in Italy nel mondo?

La Musica certamente sarà utile alla rpresa e al rilancio del Paese ITALIA, ancor di più la Canzone Napoletana d’Autore smuoverà quei sentimenti attrattivi ancora forti all’estero verso l’Italia. La Musica si interseca col Teatro, la Danza e le altre ARTI, come la pittura, la scultura, ecc…, e quindi col TURISMO un segmento fortemente in crisi e che ha bisogno di forti “attrattori” affinchè si rilanci e torni ad essere forte come prima e anche di più.