
La “zona protetta” allarma i consumatori che fanno la fila ai market
11 marzo, 2020 Off By Gazzettino Italiano Patagónico
La creazione della grande area “Protetta” e le raccomandazioni arrivate ieri dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell’annunciare misure più restrittive per contenere il diffondersi del coronavirus, non ha sortito l’effetto voluto. Se il tentativo del decreto appena varato, è di non creare assembramenti, ieri sera e questa mattina i supermercati sono stati presi d’assalto in alcune città come Roma, Napoli e Pescara che fino ad ora era fuori da ogni zona rossa. Code interminabili e non a distanza di dropless come richiesto dalle stesse misure di contenimento, hanno l’effetto contrario. “Strano atteggiamento – evidenzia Marco, uno dei giovani addetti alla cassa di un supermercato del quartiere tiburtino – quello di assicurarsi da mangiare per poi rischiare di prendere il virus”. Palazzo Chigi si è affrettato a spiegare che non è necessario allarmarsi perché i rifornimenti saranno regolarmente effettuati. Non solo: non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, perché rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte. Non è necessario e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19.
Maria Anzalone
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