L’impatto negativo sull’economia dell’emergenza coronavirus, non può essere ancora quantificato perché dovrà fare i conti con la pesante situazione che ogni giorno vede crescere i numeri dei contagiati e con essa la paura dei mercati interni come quelli internazionali. La richiesta ai media da parte del governo di creare meno allarmismo si scontra con il numero delle regioni che si aggiungono a quelle dove erano nati i focolai di epidemia. Ad oggi, ma bisognerà attendere l’ormai puntuale appuntamento delle 18 di questa sera per fare la nuova conta dei contagiati, è salito a 1128. In Lombardia sono 615, 217 in Emilia-Romagna, 191 in Veneto, 42 in Liguria, 13 in Campania, 11 in Piemonte, 11 in Toscana, 11 nelle Marche, 6 nel Lazio, 4 in Sicilia, 3 in Puglia, 2 in Abruzzo, 1 in Calabria e 1 nella Provincia autonoma di Bolzano. I pazienti ricoverati con sintomi sono 401, 105 sono in terapia intensiva, mentre 543 si trovano in isolamento domiciliare. 50 persone sono guarite. I deceduti sono 29. Intanto, per non creare un corto circuito economico nelle imprese più colpite dagli effetti del coronavirus, è in arrivo un secondo decreto con finanza aggiuntiva a sostegno di settori e imprese, ma serve l’autorizzazione del Parlamento per ampliare il deficit. E si chiederà di poterlo fare in accordo con le autorità europee. Questa è l’ipotesi del premier Giuseppe Conte: “Con un terzo intervento, ancora più complessivo e sistematico, faremo ripartire l’intera economia, con accelerazione della spesa per investimenti e una poderosa opera di semplificazione. Metteremo tutte le nostre energie fisiche e mentali per vincere questa sfida e mostrare al mondo il nostro orgoglio di essere italiani”. Lo stesso ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri parla di un intervento più incisivo: “Siamo pronti per una fase 2: entro venerdì presenteremo nuovo decreto legge per sostenere occupazione e settori più colpiti dagli effetti del coronavirus. Un pacchetto da 3,6 mld di risorse eccezionali e aggiuntive”. Così su Repubblica il ministro dell’Economia Gualtieri, sulle misure per l’emergenza “Poi, se serve, la fase 3: da martedì discussione coi colleghi europei per studiare un piano straordinario e coordinato dalla Ue”, aggiunge Gualtieri, convinto che la Commissione Ue concederà la flessibilità necessaria. 3,6 mld “è una cifra coerente e sostenibile”.
Fausto Ravanelli