Gazzettino Italiano Patagónico

Il miracolo delle api


 Non tutti sanno che tra le guglie della cattedrale di Notre Dame, a Parigi, sul tetto della sagrestia vivevano tre colonie di api mielifere. Quando, quasi un anno fa, il tetto e altre parti della struttura furono distrutte dal devastante incendio, Pénélope Komitès, assistente del sindaco responsabile dello spazio verde, della biodiversità e dell’agricoltura urbana, ha temuto il peggio per api.
Le api sopravvissute all’incendio
La buona notizia ha cominciato a circolare da qualche giorno: le api non solo sono miracolosamente sopravvissute all’incendio, al fumo, ai getti d’acqua dei pompieri, ma hanno anche ripreso a produrre miele. Le api sul tetto di Notre Dame sono presenti a partire dal 2013. Gli alveari in tale contesto urbano non sono una strana eccezione: negli ultimi anni, infatti, Parigi – come anche Londra e New York – ha visto un netto aumento dell’apicoltura urbana, con oltre 1.000 alveari sui tetti di storici e giardini pubblici della città. «L’ape è l’insetto più importante per la vita sul pianeta» commenta Pénélope Komitès. «E, forse, uno dei motivi per cui le persone vogliono curare le api anche in un contesto urbano è di partecipare in prima persona alla protezione dell’ambiente». L’interesse per le api cresce, tanto che ai corsi di apicoltura organizzati dalla Central Society for Apiculture ai Jardin du Luxembourg partecipano più di 200 parigini ogni anno.
Un ambiente protetto
L’importanza delle api per la biodiversità e l’ambiente è fondamentale: grazie a loro avviene l’impollinazione di circa due terzi delle colture alimentari mondiali. Negli ultimi anni, però, la loro sopravvivenza è minacciata dall’uso di pesticidi, da predatori, da nuovi virus e dall’agricoltura intensiva. E così, per assurdo, le grandi metropoli sono diventate un ambiente “protetto” per le api, lontano dai pesticidi. Ancora meglio in città, come Parigi, dove è vietato l’uso di pesticidi nei parchi e giardini urbani, anche privati. A Parigi gli alveari a volte si trovano in cima a edifici famosi come la scuola di formazione École Militaire e la scuola di cucina Le Cordon Bleu, così come altri importanti palazzi. Il ristorante a due stelle Michelin, La Tour D’Argent, ha alveari sul suo tetto. Così fa il Mandarin Oriental Hotel. L’Opera Garnier vende miele dai suoi alveari nel suo negozio di articoli da regalo e il miele fatto dalle api su Notre-Dame veniva regalato ai poveri. In questo contesto, piccoli imprenditori o apicoltori amatoriali producono miele di città di grande qualità. In Italia, Apicolturaurbana.it supporta i cittadini aspiranti apicoltori, offrendo un kit che contiene tutto il necessario per cominciare. Alle aziende, inoltre, Apicolturaurbana.it propone un servizio chiavi in mano per incentivare la Corporate Social Responsibility attraverso le api, installando e mantenendo gli alveari consegnando il miele a fine stagione.
Luca Serafini

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