Nel nostro Paese la maggioranza dei cittadini, 71 su 100, non vogliono più vedere animali nei circhi. Così diceva un rapporto Eurispes di qualche anno fa e ora il Comune di Milano vuole passare dalle opinioni alla pratica. A inizio febbraio, infatti, con 26 voti favorevoli e 7 contrari, il Consiglio comunale del capoluogo lombardo ha approvato il nuovo Regolamento per il benessere e la tutela degli animali con cui vieta i circhi con elefanti, scimmie, tigri e animali in genere, o comunque spettacoli che utilizzano animali selvatici. Il regolamento, più che una nuova legge cui dovranno rigorosamente attenersi le compagnie circensi di passaggio in città, è però “solo” un disincentivo per chi utilizza gli animali. Attualmente, infatti, manca ancora una legge nazionale che impedisca lo sfruttamento di animali selvatici per finalità ludiche, così in un eventuale contenzioso ai circensi basterebbe ricorrere al Tar contro il divieto per averla vinta.
Manca ancora una legge nazionale
«È un’importante lezione di civiltà del Comune di Milano, che tutti dovrebbero seguire come esempio su tutto il territorio nazionale ma è ora di fare un ulteriore passo in avanti – conferma il Presidente del Codacons, Marco Donzelli. – Serve una presa di coscienza a livello nazionale, con una legge che imponga il divieto su tutto il territorio italiano». Fino a quel momento in materia di circhi, il riferimento normativo obbligatorio (le linee guida Cites non lo sono) resterà quindi una legge del 1968, la n. 337, che impone ai comuni di avere spazi dedicati agli spettacoli circensi, senza fare alcun cenno alla tutela degli animali. In realtà, quella nuova legge auspicata dal Codacons già esisterebbe: si tratta della legge-delega sullo spettacolo n.175 del 2017 nella quale si parla di “revisione delle disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti, specificamente finalizzata al graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse”. Il problema è che nessun governo ha emanato i decreti attuativi e la 175/2017 non è mai entrata in vigore.
Tra speranze e contraddizioni
Sempre in queste settimane da Roma arriva un timido segnale di apertura. Lo scorso 15 gennaio, infatti, la commissione Cultura del Senato ha approvato una risoluzione in materia di “Dismissione dell’utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti”.
In pratica l’obiettivo della commissione è far valutare al governo la possibilità di togliere gli animali dai circhi, ripartendo dalla 175/2017 e puntando sia sulla disaffezione e sulle proteste dei cittadini, sia sulle condizioni di vita delle specie utilizzate sotto i tendoni. In attesa che la situazione evolva, gli animali continuano a essere utilizzati e le amministrazioni locali si barcamenano nel limbo normativo, creando situazioni paradossali: infatti, poco prima che il Comune di Milano “vietasse” sul suo territorio i circhi con primati, cetacei, lupi, orsi, pinnipedi, rinoceronti, ippopotami, giraffe, grandi felini ed elefanti, il Consiglio regionale della Regione Lombardia bocciava una mozione che chiedeva alla Giunta di impegnarsi nell’eliminare l’uso di animali nei circhi.
Paolo Conticini