Oggi il Consiglio della UE ha deciso di prorogare le misure restrittive nei confronti della Bielorussia per un anno, fino al 28 febbraio 2021. Tali misure comprendono un embargo sulle armi e sulle attrezzature che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna, nonché un congelamento dei beni e il divieto di viaggio contro quattro persone designato in relazione alle sparizioni irrisolte di due politici dell’opposizione, un uomo d’affari e un giornalista nel 1999 e nel 2000. Il Consiglio ha inoltre prorogato la deroga alle misure restrittive per consentire l’esportazione di attrezzature per biathlon e un numero limitato di fucili sportivi e pistole sportive ad uso specifico verso la Bielorussia, che rimangono soggetti all’autorizzazione preventiva delle autorità nazionali competenti caso per caso. Le misure restrittive nei confronti della Bielorussia sono state inizialmente introdotte nel 2004 in risposta alla scomparsa delle quattro persone di cui sopra. Nel 2011 sono state adottate ulteriori misure restrittive nei confronti di coloro che sono coinvolti nella violazione delle norme elettorali internazionali e del diritto internazionale in materia di diritti umani, nonché nella repressione della società civile e dell’opposizione democratica. L’embargo sulle armi è stato introdotto nello stesso anno. Il 15 febbraio 2016 il Consiglio ha deciso di revocare le misure restrittive nei confronti di 170 persone e quattro società, mantenendo l’embargo sulle armi e le sanzioni nei confronti delle quattro persone. Gli atti giuridici saranno pubblicati nella Gazzetta ufficiale del 18 febbraio 2020.
Fausto Pergolai