- Giuseppe Conte andrà prima in Gran Bretagna, dove parlerà con Boris Johnson
- È tra i primi capi di governo a confrontarsi con lui dopo Brexit
- Poi, nella stessa giornata, gli incontri con le istituzioni europee
Sarà un martedì molto impegnativo quello di Giuseppe Conte, soprattutto per quanto riguarda il fronte europeo. Il presidente del Consiglio sarà tra i primi capi di governo europei ad avere un colloquio con il premier britannico Boris Johnson dopo che, a mezzanotte del 1° febbraio, la Gran Bretagna è ufficialmente uscita dall’Unione Europea. Un segnale senza dubbio molto forte da parte di Palazzo Chigi e da parte di Downing Street, impegnate a dialogare all’indomani di una data davvero cruciale per le sorti del continente e per le sue storiche istituzioni. L’incontro con Boris Johnson è previsto subito dopo la partecipazione all’evento di lancio della CoP26 presso lo Science Museum (Exhibition Rd, South Kensington). Facile immaginare che la Brexit continuerà a essere al centro dei colloqui: il presidente del Consiglio Conte, infatti, ha affermato da sempre che uno dei suoi interessi principali è quello di garantire ai tanti italiani che hanno trovato lavoro nel Regno Unito un trattamento non penalizzante dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
I colloqui di Giuseppe Conte del 4 febbraio
La giornata impegnativa di Giuseppe Conte sul fronte europeo continuerà con un pomeriggio di lavoro e di incontri a Bruxelles, dove il presidente del Consiglio incontrerà sia la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, sia il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, sia il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Anche in questa circostanza, facile immaginare che ci possa essere un confronto sul rinnovato quadro europeo all’indomani dell’uscita del Regno Unito dalle istituzioni di Bruxelles.
Mauro Campanile