È uno studio Doxa a rivelarlo, in occasione della Giornata mondiale del latte (1° giugno): la spesa delle famiglie italiane raggiunge i 6,5 miliardi di euro all’anno. Nonostante un calo dei consumi, il latte resta la bevanda più acquistata fra quelle consumate dalle famiglie, tanto da battere succhi e bibite. La ricerca Doxa “Gli italiani e il latte” è stata presentata ad un convegno organizzato a Cremona da Fil-Idf (Federazione internazionale di latteria). Ma nonostante questo primato, la ricerca mette in luce che gli italiani bevono meno latte di quanto consigliato. La media pro capite è di 115 ml al giorno, contro i 375 consigliati dalle linee guida ministeriali. «I motivi del calo dei consumi sono molteplici», commenta Giovanni Guarneri, vice coordinatore del settore lattiero-caseario di Alleanza cooperative italiane. «Si combinano il calo delle nascite, la paura di ingrassare, l’aumento delle intolleranze dichiarate, gli stili alimentari alternativi e anche una non corretta informazione. La ricerca Doxa ha rilevato ad esempio che il 48% degli italiani pensa erroneamente che le bevande vegetali siano più sane del latte vaccino e che abbiano lo stesso potere saziante a fronte di un ridotto apporto calorico». Proprio sulla necessità di una corretta informazione che faccia emergere le indiscutibili positività legate al consumo di latte e derivati, Alleanza cooperative ha promosso dallo scorso aprile una campagna di comunicazione dal titolo “Verde latte rosso” per promuovere l’eccellenza del latte e dei formaggi italiani. Sebbene gli italiani non bevano abbastanza latte, secondo i risultati della ricerca Doxa i segnali di ripresa per il settore derivano da prodotti innovativi, quali l’alta digeribilità, il biologico, lo yogurt da bere e l’aumento dell’offerta di prodotti “ready to drink” nella grande distribuzione. Il primo giugno è il giorno scelto dalla Fao (Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite) nel 2001 per celebrare il World milk day, la Giornata mondiale del latte. Una ricorrenza che celebra l’importante contributo del settore lattiero-caseario alla sostenibilità, allo sviluppo economico, ai mezzi di sussistenza e alla nutrizione. L’obiettivo è attirare l’attenzione attraverso l’organizzazione di eventi in tutto il mondo. Nel 2018 sono stati ben 586 in 72 Paesi e l’hashtag #WorldMilkDay ha raggiunto sui social ben 868 milioni di impression.
Nicola Porzio