Gazzettino Italiano Patagónico
Il vice premier Luigi Di Maio in un comizio elettorale a Casoria (Napoli) dove, oltre per le Europee, si vota anche per l'elezione del sindaco, 3 maggio 2019. ANSA/ CIRO FUSCO

Luigi Di Maio interviene dal suo profilo Facebook con un lungo post contro la Lega

  • Al centro della disputa ancora il caso Siri e l’esasperazione di Salvini
  • Il vicepremier pentastellato dice basta: «Far saltare tutto per un loro indagato per corruzione?»

Luigi Di Maio apre i giornali e trova scritto «che la Lega vuole staccare la spina al governo e ha pianificato di far saltare tutto dopo il voto» e ricorre a Facebook con un lungo post in cui esprime tutta la sua indignazione.

Luigi Di Maio contro la Lega: «Basta fare le vittime, il governo non salta per una poltrona»

Nei retroscena di molte testate in edicola oggi si legge che Matteo Salvini non avrebbe più intenzione di andare avanti, ma anche la cronaca politica non scherza: Salvini definisce Conte un «carnefice» e il premier minaccia di dimettersi. «E tutto questo per cosa? Per una poltrona? » incalza su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio «Per non mollare un loro indagato per corruzione (che ha il diritto di difendersi ma lontano dall’esecutivo)? Lupi, e dico l’ex ministro Maurizio Lupi di Ncd, si dimise per molto meno..». Secondo Luigi Di Maio «si tratta semplicemente di smettere di fare le vittime e rimettersi a lavorare». Il ministro e vicepremier ribadisce di non voler cedere a nessuna crisi della maggioranza che possa far crollare l’intero castello: «Il MoVimento 5 Stelle vuole che il governo vada avanti per altri 4 anni, rispettando i punti di un contratto che può cambiare davvero il Paese. Si chiamaresponsabilità. Quando ci prendiamo un impegno lo portiamo avanti. Quando diamo la parola, è quella!».

Il leader del Movimento 5 Stelle rassicura che il governo del cambiamento è ancora operativo, e continuerà ad esserlo e che non si piega ai fantasmi del passato. «Berlusconi e Renzi sono il passato! » scrive infatti nel lungo post su Facebook di oggi «Il presente invece siamo noi e ci porterà al salario minimo garantito per ogni lavoratore e a 1 miliardo di euro alle famiglie. Due proposte chiare e concrete del Movimento». Bando alle ciance quindi, l’invito è di accantonare le divisioni, le minacce e anche il caso Siri per continuare a portare avanti un impegno preso con gli elettori: «Preferiamo pensare a questo piuttosto che stare a parlare tutto il giorno di un indagato per corruzione e della sua poltrona. Dobbiamo aiutare le famiglie, chi ha un bambino, chi lo desidera. Le giovani coppie vanno messe in condizione di poter tornare a fare figli. Questo è prioritario per noi». «Basta chiacchiere e andiamo avanti! Dobbiamo CONTINUARE X CAMBIARE!» conclude infine Luigi Di Maio.

Gaia Mellone

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