Se i sindacati scelgono una delle piazze storiche della città di Bologna per celebrare la festa del lavoro del primo maggio, l’appuntamento clou per ricordare i diritti disattesi, le morti sul lavoro, il capolarato, i rinnovi dei contratti a tempo indeterminato e la transizione verso le nuove frontiere professionali, ha lo sfondo del ‘Concertone’ romano ma anche di quello di Taranto che da qualche anno si sta via via affermando. Dopo 17 anni la manifestazione nazionale del Primo maggio torna in una delle piazze più simboliche d’Italia, ovvero piazza Maggiore di Bologna dove Cgil, Cisl e Uil saranno ancora una volta insieme per celebrare la festa del lavoro. Sul palco parleranno a mezzogiorno i tre segretari nazionali Maurizio Landini (Cgil), Anna Maria Furlan(Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil), al termine del corteo che attraverserà il centro cittadino dopo il concentramento alle 10 in piazza XX Settembre. “Europa, lavoro diritti e stato sociale” Al centro del corteo ci saranno soprattutto i temi europei,l’uniformità di regole e contratti e l’Industria 4.0, anche in vista delle prossime elezioni europee. Il tema della manifestazione, scelto dai tre sindacati confederali, è infatti ‘La nostra Europa: lavoro, diritti e stato sociale’. E sarà il debutto, nella sua Emilia, di Maurizio Landini sul palco del primo maggio da segretario generale della Cgil. Piazza Maggiore sarà transennata per motivi di sicurezza, mai varchi di accesso saranno liberi. Previsto un servizio d’ordine di circa 250 volontari e l’installazione di maxi schermi per chi non riuscirà ad accedere a causa della troppa folla. La vigilia della manifestazione, a Bologna, è stata segnata da una polemica con alcuni rappresentanti del mondo delle imprese che avrebbero voluto condividere la festa. I sindacati hanno risposto che il corteo è aperto a tutti, ma sul palco saliranno solamente sindacati e istituzioni. Anche l’Usb sarà a Bologna in piazza dell’Unità, per una manifestazione dai contenuti molto critici nei confronti dell’Ue, ma anche a Piacenza, dove alcuni lavoratori protestano da giorni sul tetto della Gls. Landini: sindacato unico per i lavoratori “Le ragioni storiche, politiche e partitiche che portarono alla divisione tra i sindacati italiani non esistono più. Oggi possiamo avviare un nuovo processo di unità tra Cgil, Cisl e Uil”. E’ l’appello lanciato dal leader della Cgil, Maurizio Landini, in una intervista a Repubblica in occasione della ricorrenza del Primo maggio. “Non deve essere- spiega anche – un’operazione degli apparati burocratici”. alla domanda su quali siano i tempi di questo passaggio, risponde: “Penso che i tempi siano adesso. È ora che c’è una richiesta perché nel lavoro e nella società si costruisca una risposta alla frantumazione dei diritti e dei processi produttivi”.
Fausto Michelini