Giuseppe Conte è a Pechino per partecipare al secondo Forum sulla via della Seta, in cui prenderanno parte 37 tra capi di Stato e di governo, oltre a funzionari di un centinaio di Paesi.
“La mia visita in Cina sarà anche l’occasione per riprendere il fruttuoso dialogo avviato a Roma con il Presidente Xi Jinping sui numerosi temi di comune interesse”, ha detto Conte nell’incontro con la comunità italiana nel paese asiatico. Per il premier, il Forum sarà l’occasione per ribadire, come già evidenziato a Roma in occasione della visita del presidente Xi Jinping, che l’Italia ha interesse a collaborare con la Belt and road initiative, come con le altre iniziative di connettività. Questo nella convinzione che la Bri rappresenti un’opportunità per lo sviluppo dei nostri porti, occasioni per le nostre imprese di partecipare ai grandi progetti di connettività lungo le Vie della Seta e un maggior accesso al mercato cinese, anche degli appalti, per i nostri operatori. Sarà anche l’occasione, però, per ribadire con forza da parte italiana, dopo le polemiche seguite alla firma del memorandum d’intesa con la Cina in particolare da parte americana ma anche di alcuni partner europei, che la connettività deve svilupparsi lungo principi irrinunciabili per l’Italia: trasparenza, reciprocità, sostenibilità ambientale ed economico-finanziaria, level playing field: gli stessi principi chiaramente enunciati nella strategia Ue sulla connettività euro-asiatica e riflessi in modo esplicito nel documento firmato a fine marzo. Nel corso della missione a Pechino, domani Conte vedrà Xi e domenica il premier cinese Li Keqiang. Alle 19 il premier italiano parteciperà alla cena di gala nei saloni dell’Assemblea nazionale del popolo da Xi e dalla first lady Peng Liyuan per i leader e ministri presenti al summit. Tra loro anche il direttore generale dell’Fmi Christine Lagarde ed il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.
Pietro Valsecchi