
Il maltempo frena i turisti
24 abril, 2019 Off By Gazzettino Italiano PatagónicoSarebbero dovuti partire in 10 milioni; alla fine, tra il weekend di Pasqua ormai alle spalle, e quello successivo al 1° maggio, due milioni di loro resteranno a casa, in attesa (è il caso di dirlo) di tempi migliori. Perché a scoraggiare tanti dal partire è stato proprio il maltempo che in questi ultimi giorni si è abbattutosu molte regioni italiane. Sebbene sette italiani su dieci dichiarino di partire indipendentemente dalle previsioni del tempo, un buon 30%, prima di prenotare, si informa su che tempo farà nelle località di villeggiatura nel periodo del suo soggiorno. Risultato: molti avrebbero voluto partire ma non lo hanno fatto e altri, circa due milioni, hanno addirittura dato disdetta. Tra coloro che hanno annullato la partenza (circa il 10% del totale), la maggior parte sono persone di età compresa tra i 55 e i 74 anni, che peraltro rientrano nella fascia d’età “pensionabile” che, in teoria, possono permettersi di riprogrammare le vacanze in un altro momento dell’anno, non necessariamente in alta stagione. A rivelarlo è un’indagine flash realizzata da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli sull’influsso che le previsioni meteo esercitano sulle scelte di vacanza degli italiani in occasione del cosiddetto mega-ponte di aprile.
Le previsioni meteo e la pioggia che ha insistito in questi giorni su buona parte del Paese, ha dunque inciso in maniera considerevole sull’andamento delle partenze del periodo. Per entrare nel dettaglio dell’indagine, il 69% intende partire indipendentemente dal meteo, il 10% avrebbe voluto cambiare o ridurre i tempi di vacanza ma disdire era impossibile mentre il 12% ha cambiato o riformulato i suoi progetti di vacanza. Sono quindi, complessivamente, circa 5 milioni gli italiani che pendono dalle labbra degli esperti del meteo in queste ore. Una responsabilità non da poco, che non si attenua in altre occasioni: infatti il 37% degli intervistati dichiara che, in generale, a prescindere da questo mega-ponte, le previsioni metereologiche influiscono molto o abbastanza sulle loro scelte di vacanza. Il 61% invece non si fa influire: nel dettaglio, il 29% «per nulla» e il 32% «poco».
Paolo Baroni
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