Sono le chiese e gli hotel gli edifici a essere stati presi di mira da sei esplosioni in Sri Lanka. Una serie spaventosa di attentati coordinati che, al momento, hanno fatto 207 morti e hanno provocato oltre 500 feriti. Gli attentati sono arrivati proprio nel giorno di Pasqua, in un Paese dove i cattolici sono il 7,5%. Oggi, era il giorno della celebrazione della resurrezione e la scelta delle chiese, oltre agli alberghi, per realizzare questi attacchi coordinati non può che essere l’indizio di un gesto fatto su base etnica. In passato, almeno dal 2009, lo Sri Lanka deve affrontare i separatisti delle Tigri Tamil, che sono stati combattuti dal governo centrale. Stando a quanto affermato, gli attentati sono stati organizzati da uno stesso gruppo con coordinazione e con un preciso disegno criminale.
Sri Lanka, dove ci sono stati gli attentati
Gli attentati hanno coinvolto tre chiese: Sant’Antonio a Colombo, la vecchia capitale del Paese, San Sebastiano a Negombo, a circa 30 chilometri dalla capitale, e una chiesa a Batticaloa, a 250 chilometri a est della capitale. Poi, sono stati colpite diverse strutture alberghiere. Tra queste lo Shangri-La Hotel, il Kingsbury Hotel e il Cinnamon Grand a Colombo.
Noris Albertini