
Clima in Italia: le temperature in costante aumento dal 1980
26 marzo, 2019 Off By Gazzettino Italiano Patagónico- I risultati della nuova ricerca sul clima del nostro Paese redatta da “Il Sole 24 Ore”
- Il record negativo della città del Nord, la “rivincita” del Sud sul clima
- L’allarme: dal 1980 le temperature del Belpaese in vertiginosa ascesa
È Imperia, città ligure della Riviera di Ponente, la città con il clima migliore d’Italia. Lo stabilisce una classifica redatta da “Il Sole 24 Ore” che ha tenuto conto di vari indicatori climatici come l’indice di pioggia e di umidità, la presenza di eventi climatici shock, i giorni di nebbia, quelli di freddo annuali e molto altro. Al secondo posto dopo il comune ligure, due città del sud come Catania e Pescara, rispettivamente seconda e terza nella classifica generale. E sono in generale tutte le città del meridione (e delle isole) a far registrare buone prestazioni, mentre vanno decisamente male le città del Nord. Fanalino di coda di tutta la classifica è infatti Pavia, seguita da Vercelli, Novara e Lodi. Un trend dal quale non fanno eccezione nemmeno le grandi città. Tra le grandi metropoli prevale infatti Roma: la capitale è al 21°posto seguita da Napoli al 43°posto con una classifica che fa registrare invece l’ultimo posto di Milano. La città meneghina si stabilisce al 96°posto in Italia, ultima tra le grandi città.
La ricerca è stata avviata alla fine degli anni 90 dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del CLIMA (Isac) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) in collaborazione con l’università di Milano (UmiMi) e ha riscontrato sostanziali variazioni nel clima del Belpaese: dal 1800 l’Italia oggi è più calda di 2,3 gradi in media. Ed è un aumento di temperatura che, come i maggiori indicatori sul riscaldamento globale indicano, si è concentrato soprattutto dal 1980 in poi. Da questa data in poi le temperature hanno fatto registrare mezzo grado in più ogni decennio, consegnandoci nel 2018, l’anno più caldo di sempre da quando sono cominciate le rilevazioni climatiche. Un record negativo di cui ha fatto le spese soprattutto il Nord con indici di siccità record: le precipitazioni sono state infatti il 50% in meno rispetto alla media, un’evidenza che mette in crisi anche molti reparti agricoli e industriali.
Daniele Tempera
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