19 marzo, 2024


L’olio di palma impiegato per la produzione di biodiesel è responsabile della deforestazione delle foreste equatoriali e della riduzione di biodiversità. «Se negli ultimi anni l’uso dell’olio di palma negli alimenti e nelle sostanze chimiche sta diminuendo, grazie alla pressione dei consumatori, quello usato per il biodiesel è, invece, quadruplicato» spiega Legambiente.

Il 95% del biodiesel prodotto con olio di palma

In Italia il 95% del biodiesel è prodotto con olio di palma. «Peccato che la maggior parte degli italiani non è consapevole di mettere questa materia prima nei propri serbatoi quando va a fare rifornimento» spiega l’associazione. I carburanti “green” – ma che di ecologico hanno ben poco – stanno portando alla distruzione della foresta del Borneo, tra Malesia e Indonesia, habitat naturale degli oranghi.

La presa di posizione dell’Unione Europea

Ora, però, qualcosa potrebbe cambiare: lo scorso 8 febbraio, la Commissione Europea ha pubblicato una bozza delle nuove regole che dovrebbero impedire all’olio di palma, e alle altre colture che distruggono habitat naturali, di finire nei nostri motori. «Le misure adottate dall’Unione vanno nella giusta direzione, ma sono troppo deboli – spiega Legambiente –. È possibile modificare il testo di legge partecipando alla consultazione pubblica, aperta fino all’8 marzo, ma per farlo c’è bisogno del sostegno dei cittadini». Per questo, è stata lanciata la campagna #notinmytank in cui si chiede una regolamentazione più stringente per quanto riguarda l’impiego di olio di palma nei biocarburanti.

Pino De Maria