19 marzo, 2024

Il ministro Fontana si difende dicendo che la Lega agisce secondo Catechismo

Il ministro della Disabilita' Lorenzo Fontana alla Camera durante il voto sulla questione di Fiducia al decreto Milleproroghe, Roma 13 settembre 2018. ANSA/GIUSEPPE LAMI


  • Il ministro Fontana spiega che il motto “Prima gli italiani” sia scritto nel Vangelo
  • “Ama il tuo prossimo”. “Prossimo” vuol dire “vicino”, quindi aiutiamo prima i poveri italiani
  • In realtà il catechismo cattolico dice cose esattamente opposte a quelle che fa la Lega sui migranti

Quando si arriva a stravolgere anche un testo sacro per difendere una linea politica vuol dire che si è arrivati al libro dell’Apocalisse. Così ha fatto Lorenzo Fontana che, citando il catechismo e il Vangelo, ha voluto difendere l’operato del governo e della Lega sul tema dei migranti e della povertà in Italia. Secondo il ministro per la Famiglia e le disabilità, infatti, si sta agendo seguendo il dettame ‘ama il tuo prossimo’, spiegando come – secondo lui – le parole simbolo della religione Cattolica volessero indicare il senso di ‘prossimità’, cioè di vicinanza. Per questo motivo, secondo lui, i più prossimi sono i poveri italiani, quindi è giusto dire ‘prima gli italiani’.

Difficile immaginare cosa abbia spinto il ministro Lorenzo Fontana a inerpicarsi in un sentiero così oscuro da produrre una spiegazione tanto irrazionale quanto comica. E no, non si trattava di una trovata ironica, ma di un vero e proprio pensiero profondo su cui si baserebbe tutta la politica della Lega. Secondo Fontana, infatti, il motto ‘Prima gli italiani’ non è altro che la trasposizione di un passo del Vangelo che viene insegnato anche nel Catechismo. Quindi, la Lega agisce – sul tema dei migranti- secondo i dettami della religione cattolica.

L’unica cosa certa è l’originalità nella giustificazione di una linea politica che – nella realtà dei fatti – va contro qualsiasi dottrina e scrittura della religione cattolica. «Ci accusano, ma la nostra azione politica sull’immigrazione si ispira al catechismo – ha detto il ministro Lorenzo Fontana -. ‘Ama il prossimo tuo’, ovvero in tua prossimità e per questo dobbiamo occuparci prima dei poveri italiani». Sì, l’ha detto veramente durante un convegno della Lega a Pisa.

Il Vangelo dice veramente «Prima gli italiani»?

Ora, stabilito che il Vangelo quando parla di «prossimo» non intende certamente quel che sostiene Lorenzo Fontana, è arrivato il momento di sedersi tra i banchi dell’oratorio e fare un piccolo ripasso di quel che è scritto veramente nel Vangelo. «‘Ero straniero e non mi avete dato ospitalità, ero nudo e non mi avete dato dei vestiti, ero malato e in prigione e non siete mai venuti a farmi visita!’. Allora quelli risponderanno: ‘Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato, straniero o nudo, malato o in prigione, e non ti abbiamo aiutato?’. E io risponderò: ‘Tutto quello che non avete fatto per aiutare anche lʼultimo di questi miei fratelli, non lʼavete fatto a me!’», è scritto nel Vangelo di Matteo (25: 43-45). E, ovviamente non si tratta di Matteo Salvini. E poi, sempre secondo l’apostolo Matteo: «Quando lo avete fatto anche per lʼultimo di questi miei fratelli, lo stavate facendo a me». E questo di può applicare alla questione dei bambini migranti. Quindi, caro ministro Fontana, la Lega non si ispira al modello del catechismo cattolico, anzi.

Enzo Boldi