In questa stagione i rospi lasciano i terreni dei boschi e i campi dove hanno trovato riparo durante la stagione invernale e si dirigono verso gli specchi d’acqua, per deporre e fecondare le uova. Molti di loro, tuttavia, nel tentativo di attraversare le carreggiate per raggiungere i laghi, muoiono investiti dalle auto.
Salvarli dal traffico
La zona dei laghi di Revine Lago, nel trevigiano, è uno dei tanti siti italiani in cui si assiste a questo fenomeno. Qui, ogni anno, si stima che 15-20mila anfibi attraversino il territorio diretti verso gli specchi d’acqua. Per aiutare i rospi in questa importante e delicata fase, dal 2003 l’area è presidiata da una task force di volontari che, dall’imbrunire, pattugliano le carreggiate per raccogliere gli anfibi e trasportarli dall’altro lato della strada affinché possano raggiungere sani e salvi gli specchi d’acqua dove si riprodurranno. Per favorire l’attraversamento dei rospi, sono stati costruiti due rospodotti, tunnel di attraversamento sub stradali: il primo è stato posizionato in località Colmaggiore di Tarzo mentre il secondo a Revine.
Preziosi indicatori di salute degli ecosistemi
Dalla sopravvivenza dei rospi dipende la salute di interi ecosistemi; gli anfibi sono infatti preziosissimi per l’agricoltura dal momento che si cibano di insetti. I rospi, inoltre, sono importanti bioindicatori dello stato di salute dell’ambiente e la loro presenza è il termometro che indica lo stato di salute dei territori in cui vivono.
Alla ricerca di volontari
Chiunque volesse condividere i volontari Enpa di Treviso questa esperienza, può contattare i responsabili del “Progetto Salvataggio Anfibi” ai seguenti numeri: per la zona di Revine 347.5931683 o treviso@enpa.org, per la zona del Montello tel. 349.6641147 o sosanfibi@gmail.com. Iniziative analoghe sono in programma anche in provincia di Como, dove l’associazione l’Ontano cerca volontari per aiutare i rospi durante l’attraversamento.
ndr