Gazzettino Italiano Patagónico
Tiziano Renzi (C), padre del segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, alla festa de "Il Foglio" a Palazzo Vecchio, Firenze, 21 ottobre 2017. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

Tiziano Renzi e Laura Bovoli agli arresti domiciliari


Nel mirino sarebbero finite le cooperative Delivery, Europe service Srl e Marmodiv, quelle che fanno capo all’azienda di famiglia, la Eventi 6. Tiziano Renzi e Laura Bovoli, padre e madre dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, sarebbero agli arresti domiciliari. È quanto scrive Fiorenza Sarzanini, inviata a Firenze per il Corriere della Sera. Le accuse nei confronti dei genitori di Matteo Renzi sono quelle di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni: sarebbero stati infatti autori di fallimenti dolosi delle cooperative dopo che i conti di queste ultime erano stati praticamente azzerati. Il tutto sarebbe partito da due fatture sospette che, stando a quanto trapela, non corrispondevano ad alcuna operazione: si tratta di due importi comunque sostanziosi, 140mila e 20mila euro, nell’ambito della realizzazione di negozi outlet in Toscana. Alcune intercettazioni raccolte contenevano frasi come queste: «Lo so benissimo che questo è un lavoro che valeva al massimo 50-60-70 mila euro – si affermava, rivolgendosi a Tiziano Renzi -. Ma se tu me ne chiedi 130 e sei il padre del presidente del Consiglio mi posso mettere a discutere con te e chiederti di farmi lo sconto?»

La vicenda delle cooperative di Tiziano Renzi e Laura Bovoli

Le indagini sono state portate avanti dal procuratore Giuseppe Creazzo, dall’aggiunto Luca Turco e dal pubblico ministero Christine Von Borries e avrebbero avuto una svolta improvvisa soltanto nelle ultimissime ore. Già dallo scorso anno i magistrati avevano avuto modo di visionare i documenti relativi alle cooperative in questione, ma le indagini hanno avuto una accelerata. Sempre in base a quanto riportato dal Corriere della Sera, ci sarebbero altri 5 indagati nell’ambito della stessa inchiesta. Tra questi anche Roberto Bargilli, ex autista del camper di Matteo Renzi durante le primarie del 2012 e storico amico della famiglia dell’ex presidente del Consiglio e segretario del Partito Democratico. Stando a quanto riportato nelle carte dell’inchiesta «gli indagati cagionavano il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita nell’ aver omesso sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte».

Tiziano Renzi e Laura Bovoli, a quando risalgono le azioni contestate

I fatti risalirebbero agli anni compresi tra il 2013 e il 2018 per quanto riguarda alcune fatturazioni che non sarebbero collegate ad alcuna operazione compiuta all’interno delle società interessate, mentre tra il 2010 e il 2013 i magistrati stanno valutando la possibilità di inserire l’accusa – rivolta ai genitori di Renzi e agli altri indagati – di bancarotta fraudolenta per una delle cooperative di cui sopra.

Marco Finocchiaro

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