Con la foto di questo gruccione che imbecca un giovane nel nido sotterraneo, ho avuto in passato qualche critica per il disturbo arrecato agli uccelli sezionando il loro nido. In realtà le cose non sono andate proprio così. Una colonia di gruccioni aveva nidificato in un terrapieno e l’ultimo nido posto ai bordi del cumulo di terra era stato colpito da uno smottamento che in pratica aveva messo allo scoperto un tratto di galleria del nido. Curiosamente i genitori continuavano ad entrare nel nido dalla solita apertura, non curandosi della falla che si era aperta di fianco. Ho approfittato della situazione nascondendomi con i soliti teli mimetici a distanza di sicurezza inquadrando con il 500 mm la porzione di galleria scoperta. Fortuna volle per i gruccioni, e indirettamente anche per me, che i giovani erano già abbastanza sviluppati da non stare solo nella camera di cova, ma di spostarsi a ricevere il cibo nella galleria che collega il cuore del nido all’apertura. In questo modo ebbi la possibilità di riprendere le imbeccate. Se lo smottamento fosse avvenuto nel periodo di cova o quando i pulcini erano implumi, il danno forse sarebbe stato irreparabile. Ad ogni modo pensai come fare per chiudere quella falla per proteggere ulteriormente il nido, magari con un’assicella di legno che avrebbe protetto l’interno da eventuali piogge o abbassamento di temperatura durante la notte o nelle prime ore dell’alba. Proprio mentre pensavo al da farsi, un giovane prese l’involo e quindi capii che anche gli altri erano prossimi ad uscire. Non c’era bisogno di nessun intervento! Compiaciuto e sollevato, smontai la mia attrezzatura allontanandomi dal luogo. Per fotografare ho usato, come detto prima, un obiettivo 500 mm f/4 e mi sono aiutato con un flash, il cui lampo in pieno giorno non ha mai disturbato gli uccelli. I dati tecnici non li ho memorizzati perché lo scatto è stato fatto in diapositiva.
Maurizio Bonora