Gazzettino Italiano Patagónico
Aereo Alitalia in fase di decollo all'aeroporto di Fiumicino, 13 ottobre 2018. ANSA/ Telenews

Intervento statale per salvare Alitalia: garanzia per i lavoratori e per la società

  • Fs ha annunciato la decisione di aprire la trattativa a nuovi partner per il salvataggio di Alitalia
  • Luigi Di Maio ai sindacati: «Lo Stato parteciperà, è una forma di garanzia»
  • La deadline al 31 marzo lascia dubbiosi i sindacati: «Tempistiche troppo lunghe»

Dopo l’annuncio di Ferrovie dello Stato di apertura a nuovi partner per il salvataggio di Alitalia, una nota della Presidenza del Consiglio aveva annunciato la partecipazione del Ministero dell’economia e delle finanze. Dopo l’incontro con i sindacati il vicepremier Luigi Di Maio conferma l’impegno, dichiarando che il Mef e le Fs potrebbero superare il 50% del capitale della nuova Alitalia. L’intervento dello Stato, che potrebbe arrivare fino al 50%, non è in alternativa alla partecipazione di società pubbliche e private, ma è finalizzato a «garantire che Alitalia non sia ridimensionata». Lo ha detto Luigi Di Maio incontrando oggi al Mise i sindacati. «Il governo è pronto a intervenire per rifinanziare il fondo volo e non renderlo incapiente» ha dichiarato il ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. L’intervento è già considerato all’interno «del decretone» ma il vicepremier garantisce che «siamo pronti a intervenire ancora. Diamo la garanzia che se se dovesse servire rifinanziamo gli ammortizzatori sociali». La presenza dello Stato inoltre è volta a salvaguardare «i livelli occupazionali» evitare i licenziamenti e garantire «una strategia ad Alitalia senza svenderla». Di Maio si è mostrato ottimista di fronte ai sindacati, augurandosi che «si arrivi a accordo vincolante». «Esprimo grande soddisfazione perché Alitalia è vista ancora oggi come grande potenzialità da realtà come Delta e easy jet» ha concluso il vicepremier.

Il nuovo piano industriale sarà presentato il 31 marzo, i sindacati: «È un periodo troppo lungo»

La deadline ora è il 31 marzo, data in cui dovrà essere presentato il nuovo piano industriale Alitalia di Fs. «È un tempo troppo lungo» ha dichiarato preoccupato  il leader della Cgil Maurizio Landini al termine dell’incontro. Invitando ad accelerare i tempi, Landini ha commentato che «oggi non ci è stato presentato alcun piano industriale, che per essere credibile non deve prevedere né esuberi né idee di riduzione di salario e diritti. Su occupazione e salario non ci possono essere da pagare altri prezzi, i lavoratori di Alitalia hanno già dato». Perplessità anche da parte di  Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl secondo cui «l’incontro odierno non ha risposto alle aspettative». «Ci aspettavamo una comunicazione sullo stato di avanzamento delle trattative fra ferrovie e il partner industriale e invece ci è stato detto che solo ieri il Cda di Fs ha avviato la negoziazione con Delta e EasyJet» ha aggiunto Pellecchia parlando con i giornalisti al termine dell’incontro con Luigi Di Maio, spiegando che con queste tempistiche Alitalia si troverà impossibilitato ad affrontare le opportunità del mercato della stagione estiva.

Gaia Mellone

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