- Marco Marsilio è il nuovo presidente della Regione Abruzzo
- La vittoria della coalizione di centrodestra è stata nettissima: per Lega, Fdi, Fi e alleati poco meno del 50% dei consensi
- Il centrosinistra al 30%. Il Movimento 5 Stelle si è invece fermato intorno al 20%
Una vittoria nettissima del centrodestra, vicino al 50% dei consensi, su centrosinistra, poco oltre il 30%, e Movimento 5 Stelle, intorno al 20%. È quanto emerge dai risultati (quasi definitivi) delle Elezioni Regionali Abruzzo 2019. A scrutinio quasi definitivo (concluso in 1.587 sezioni elettorali su totali 1.633 Marco Marsilio, candidato alla carica di presidente di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc e Azione Politica è al 48,0% dei voti contro il 31,5% di Giovanni Legnini, sostenuto da Partito Democratico e altre sette liste, il 20,0% di Sara Marcozzi, appoggiata solo dal M5S, e lo 0,5% di Stefano Flajani, in corsa per Casapound. Ovviamente il divario tra le coalizioni è largo anche se si prende in considerazione il consenso ottenuto dalle singole liste. A spoglio terminato in 1.581 sezioni sulle complessive 1.633, lo schieramento di centrodestra è al 49,2% dei voti contro il 30,8% del centrosinistra, il 19,5% del simbolo del Movimento 5 Stelle, e lo 0,4% di Casapound.
Le liste
Più nel dettaglio, nel centrodestra in sostegno di Marsilio, la Lega è al 27,5%, Forza Italia al 9,1%, Fratelli d’Italia al 6,5%, Azione Politica al 3,1% e l’Udc-Democrazia Cristiana-Idea al 2,9%. Nella coalizione di centrosinistra che ha appoggiato Legnini, il Pd è arrivato all’11,2%, la lista Legnini al 5,6%, Abruzzo in Comune-Regione Facile al 3,9%, Progressisti-Liberi e Uguali al 2,8%, Abruzzo Insieme-Abruzzo Futuro al 2,6%, Centro Democratico +Abruzzo al 2,4%, Centrosti X l’Europa all’1,3%, Avanti Abruzzo-Italia dei Valori all0 0,9%. Infine, come detto, la lista del M5S al 19,5% e quella di Casapound allo 0,4%.
L’affluenza
Per quanto riguarda l’affluenza definitiva alle Elezioni Regionali in Abruzzo 2019, è stato sensibile il calo rispetto alla precedente tornata. Durante tutta fine giornata, fino alle 23, si sono recati ai seggi per esprimere la propria preferenza il 53,1% degli aventi diritto al voto contro il 61,5% del 2014.
Nino Amato