- Il corpo di Emiliano Sala potrebbe già essere stato recuperato
- Il Nantes ha chiesto al Cardiff City la prima rata della cifra pattuita per il trasferimento
- 48 ore prima dell’incidente, Sala era passato dai francesi ai gallesi
Questo calcio-business che non si ferma nemmeno davanti alle tragedie. Secondo alcune indiscrezioni degli organi di stampa stranieri, il Nantes – squadra in cui Emiliano Sala ha militato fino al mercato di gennaio del 2019 – avrebbe chiesto al Cardiff City (formazione di Premier League che si era assicurata le prestazioni del calciatore solo 48 ore prima del suo incidente aereo) la prima rata prevista per il suo trasferimento.
Emiliano Sala, il Nantes vuole i soldi del suo trasferimento
Un’operazione complessiva conclusa per 16 milioni di euro: adesso, la squadra di calcio francese vorrebbe intascare almeno la prima parte di quella somma, ovvero 5,6 milioni di euro. Il tutto nonostante la tragedia sia ancora in corso. Sempre stando a quanto riportato dal Guardian, infatti, le operazioni di recupero del corpo di Emiliano Sala sarebbero in fase di completamento: le autorità avrebbero individuato i resti del calciatore, in un’operazione portata avanti in condizioni estreme e con il massimo rispetto della famiglia dell’attaccante. Il dramma di Emiliano Sala è ancora lontano dalla conclusione. Eppure, il Nantes ha già fatto sapere che sarebbe pronto addirittura a mettere in piedi delle azioni legali se il Cardiff non dovesse onorare l’impegno economico preso 48 ore prima dell’incidente. La società britannica non ha fatto mistero di dichiararsi stupita dalle pretese del Nantes e ha fatto notare come le operazioni di recupero del corpo siano ancora in corso. Del resto, il Cardiff City si è detto pronto a rispettare gli impegni economici presi: ha chiesto soltanto che la situazione si possa dichiarare definitivamente conclusa, per fare in modo che le operazioni di recupero del corpo procedano serenamente e per far sì che alla famiglia del calciatore possano essere garantiti la massima assistenza e il massimo rispetto.
Pino Marazzo