Gazzettino Italiano Patagónico
Da sin: i ministri e vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la cerimonia dedicata al giorno della memoria, "Le donne della Shoah", palazzo del Quirinale, Roma, 24 gennaio 2019. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Immunità Salvini, la differenza tra l’articolo 68 e l’articolo 96


  • Il Movimento 5 Stelle sta prendendo tempo sull’autorizzazione a procedere a Salvini
  • Si discute sull’immunità
  • Ma ci sono degli aspetti ancora fumosi su cui soffermarsi

La differenza su cui corre il sì o il no del Movimento 5 Stelle rispetto all’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini è sottile e interpretativa e si basa, guarda un po’, sulla Costituzione. I pentastellati hanno affermato, attraverso il senatore Mario Giarrusso, che non si tratta dell’immunità del leader della Lega – disciplinata dall’articolo 68 della Costituzione -, ma di una fattispecie diversa, sulla responsabilità di un membro del consiglio dei ministri nell’esercizio delle proprie funzioni, previsto invece dall’articolo 96 della Carta fondamentale. Addirittura, il premier e avvocato (del popolo) Giuseppe Conte ha parlato della differenza e dell’eventuale confusione tra i due articoli addirittura come di uno strafalcione giuridico. E invece, la differenza è talmente tanto sottile che le due fattispecie potrebbero essere addirittura sovrapponibili. L’articolo 96 della Costituzione recita: «Il Presidente del Consiglio dei Ministri ed i Ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale».

Gli altri aspetti poco considerati dell’eventuale processo a Salvini

Come ha ricordato Michele Ainis su Repubblica quest’oggi, siamo sempre nel perimetro della giustizia politica. E l’autorizzazione a procedere del Senato va in questa direzione: se concessa, sottopone il politico a giudizio; se non concessa, di fatto, gli garantisce una sorta di immunità. La sensazione è che il Movimento 5 Stelle abbia paura di pronunciare questo termine e che soltanto il chiamarla in un altro modo potrebbe garantirgli la tranquillità nel votare no. Ma ci sono anche altre affermazioni che hanno contribuito a indorare la pillola per il Movimento 5 Stelle. Ad esempio, il fatto di non concentrarsi sull’eventuale reato, il sequestro di persona, che sarebbe addirittura esteso a 177 persone. Oppure il fatto che la responsabilità di Salvini sia personale e non collegiale: non esiste – o non è stato prodotto – un documento del consiglio dei ministri che abbia certificato la volontà dell’intero esecutivo di bloccare i migranti sulla nave Diciotti nel porto di Catania. Insomma, tanto fumo negli occhi. Per fuggire dalla realtà dei fatti.

Gianmichele Laino

Te esperamos en Buenos aires Sur 750, Plottier, Neuquén

📍Buenos Aires 326- Neuquén 📍Alem 853 – Cipolletti 🕢 Horario de atención en Cipo: Lunes a Viernes de 10 a 13 y de 16:30 hasta que no haya más pan! 🕢Horario de atención en Neuquén: Lunes a Viernes de 10 a 14 y de 16 hasta que no haya más pan! Sábados de 10 a 13 únicamente (en los dos locales)

Clases de Italiano con Nino Amato

Junto al Gazzettino GDS radio

Radio En vivo

Seguí al Gazzettino

A %d blogueros les gusta esto: