Gazzettino Italiano Patagónico
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, durante il voto sul Dl Genova al Senato, Roma, 15 novembre 2018. ANSA/ETTORE FERRARI

I porti italiani sono sempre rimasti aperti, le dichiarazioni dei presidenti ribelli che non piacciono a Danilo Toninelli


  • Tre autorità Portuali dichiarano: «I porti italiani non sono mai stati chiusi, non esiste alcun decreto»
  • Un eventuale decreto di chiusura dei porti sarebbe competenza del Ministero dei Trasporti, e non dell’Interno
  • Danilo Toninelli redarguisce i presidenti portuali: «non accada mai più, non vi compete»

Porti chiusi? pura propaganda della Lega. O almeno così sembrerebbe dalle dichiarazioni rilasciate da tre presidenti di autorità portuali, secondo cui «non esiste nessun decreto». E se ci fosse, non sarebbe comunque una decisione del ministro dell’interno, ma del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Danilo Toninelli, pur di non gettare altra benzina sul fuoco con i partner di governo, non smaschera il bluff e anzi, rimprovera chi continua a dire che «i porti italiani non sono mai stati chiusi».

Mentre Matteo Salvini lancia gli hashtag #portichiusi, ribadisce il no all’accoglienza dei migranti e tiene il braccio di ferro con Dimitris Avramopoulos, Danilo Toninelli tace. A parlare, pubblicamente e senza giri di parole,  sono allora tre diversi presidenti di autorità portuale. A cominciare da Pino Musolino, presidente dell’Autorità portuale del mare Adriatico settentrionale: «Sotto il profilo tecnico i porti italiani non sono chiusi. Non esiste un decreto del Ministero dei trasporti che chiuda i porti italiani». Gli dà ragione anche l’Associazione studi giuridici sull’immigrazione, che ha avuto accesso agli atti del ministero di Toninelli, e non ha trovato alcun decreto. Quindi il governo la spara grossa? non proprio, «il Viminale può vietare lo sbarco di passeggeri» continua Musolino, «non l’ingresso né l’approdo di navi nel porto». Lo slogan “porti chiusi” insomma, esula dalle competenze di Salvini. Si tratta di un «dibattito surreale» secondo Pietro Spirito, alla guida dei porti di Napoli e Salerno,  «purtroppo oggi in Italia si discute di questi argomenti come del calcio al bar, ma io faccio il tecnico e il manager, e vorrei si discutesse di fatti, non di opinioni». La terza e ultima voce ribelle è quella di Carla Roncallo, presidente dell’Autorità Portuale del Mar Ligure Orientale. «Il porto della Spezia non è chiuso come, ritengo, non lo siano gli altri porti italiani. Non risultano provvedimenti di chiusura» scrive commentando la vicenda «vergognoso» dei migranti bloccati a bordo della Sea Eye e della Sea Watch 3.

Danilo Toninelli bacchetta le autorità portuali: «Queste dichiarazioni esulano dalle loro competenze»

A smascherare la propaganda, ci hanno pensato le autorità portuali. Un gesto che, sebbene sia parzialmente allineato con alcune dichiarazioni del premier Giuseppe Conte e del vice Luigi Di Maio in merito al tema dell’accoglienza, non può essere accettato. Il Ministro Danilo Toninelli li ha convocati tutti e tre per rimproverarli: la loro maxima culpa è quella di non essersi «limitati a ribadire, peraltro pleonasticamente, che i porti non erano stati chiusi» spiega rispondendo a Il Fatto Quotidiano, e di invece aver «espresso pubblicamente delle posizioni di merito sulle scelte politiche relative alla gestione del fenomeno migratorio, che esulano dalle loro competenze». Così come esula dalle competenze di Matteo Salvini far chiudere i porti.

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