Neanche il festivalone dell’Italia popolare e aggregante che ha superato ampiamente la boa del mezzo secolo, riesce a tenere l’Italia politica unita. La conferenza stampa di ieri a Sanremo del prossimo festival al Teatro Ariston che si terrà dal 5 al 9 febbraio prossimo, è riuscita ad animare il dibattito già acceso sui migranti con una dichiarazione del suo direttore artistico Claudio Baglioni: “L’Italia è un Paese incattivito, dove consideriamo pericoloso il diverso da noi e guardiamo con sospetto anche la nostra stessa ombra”. E via alla piccata risposta di Salvini: “Lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo” che però a meno di 24 ore dall’esternazione ha dovuto fare i conti con la posizione del premier Conte e di Di Maio di appoggiare la decisione di Malta di far sbarcare i 49 profughi da giorni in mare sulle due navi delle Ong ma con l’obbligo di redistribuzione. Detto questo, però, il Festival di Sanremo si fonderà su parole, musica e grande spettacolo portando sul palco la verve comica ed affiatata di Claudio Bisio e Virginia Raffaele e un probabile Checco Zalone impegnato in questi giorni in un nuovo film. Gli ospiti saranno tutti rigorosamente italiani in una sorta di embargo della musica per rafforzare il posizionamento della rassegna canora nel segmento del pop Made in Italy. Sul palco, dunque, anche l’iconica voce di Andrea Boccelli con il figlio. Il dopo festival sarà affidato all’attore Rocco Papaleo affiancato da due conduttrici.
Miriam Fattorelli