Il tecnico emiliano commenta con amarezza il ko subito nel finale contro l’Inter: “Koulibaly era nervoso per gli ululati, abbiamo chiesto per tre volte la sospensione”.
Santo Stefano a nervi tesi in Serie A. Dopo le polemiche di Max Allegri al termine della partita tra l’Atalanta e la Juventus, motivi di tensione non sono mancati anche in altre partite. Su tutte il posticipo tra Inter e Napoli, vinto allo scadere dalla squadra di Spalletti grazie a un gol di Lautaro Martinez, entrato negli ultimi minuti dopo che i nerazzurri sono rimasti con l’uomo in più per l’espulsione di Koulibaly.
Proprio da questo episodio si è accesa la partita, degenerata dopo la rete di Martinez con un’altra espulsione nel Napoli, quella di Insigne, che ha scalciato Keita.
La tensione del post-gara però si concentra però sul rosso al difensore senegalese, migliore in campo fino a quel momento. Poi un fallo su Politano, l’ammonizione e l’applauso a Mazzoleni con secondo giallo immediato.
Di questo ha parlato Carlo Ancelotti, rimarcando come lo stato d’animo del proprio giocatore non fosse dei migliori a causa degli ululati razzisti da parte di una fetta della tifoseria dell’Inter, ripetuti nel primo e nel secondo tempo.
“L’espulsione ha cambiato la partita determinando il risultato, fino a quel momento stavamo controllando bene – ha detto Ancelotti a Sky Sport – Kalidou è un giocatore educato e professionale, che difficilmente si lascia andare, ma è stato bersagliato per tutta la partita. Abbiamo chiesto per tre volte la sospensione della partita alla Procura Federale, ci sono stati tre annunci, ma non è successo nulla nonostante ci siano stati ululati nei suoi confronti per tutta la partita”.
Ancelotti non perde la calma, ma annuncia che qualora gli episodi si ripetessero la squadra è pronta a una protesta clamorosa: “Ci chiediamo se e quando la partita può finire, se dopo tre o quattro annunci. Ce lo dicano, se non ci fermeremo noi, siamo pronti a farlo, anche se ci daranno la partita persa. Koulibaly era nervoso anche alla fine del primo tempo. Così non va bene, non per noi, ma per il calcio italiano”.
Sull’espulsione di Insigne. “Gli animi erano molto caldi, domani gli chiederò cosa è successo. Se ha giocato male? No, mi è piaciuto per il lavoro che ha fatto in fase difensiva”.
ndr