Gazzettino Italiano Patagónico

Tre settimane on the road per scoprire la Nuova Zelanda


Sperduta nell’Oceano Pacifico Meridionale a circa 25 ore di viaggio dall’Italia, la Nuova Zelanda, conosciuta come Aotearoa in lingua māori, è una perla per gli appassionati di natura e di trekking. L’Isola Nord e l’Isola Sud, che insieme formano lo stato della Nuova Zelanda, sono inoltre prese d’assalto ogni anno da turisti che desiderano ripercorrere le magnifiche filming locations scelte dal regista Peter Jackson per girare le trilogie del Signore degli Anelli e Lo Hobbit, in quella che lo scrittore J.R.R. Tolkien chiama nei suoi romanzi la Terra di Mezzo. La Nuova Zelanda offre ogni genere di paesaggio naturalistico e di clima. A nord troviamo un vero e proprio clima subtropicale caldo che ha dato vita a foreste lussureggianti ricche di felci giganti che possono raggiungere i 10 metri di altezza. A queste si aggiungono le numerosissime specie di uccelli, tra cui i rinomati kiwi (genere Apteryx), kakapo (Strigops habroptilus) e kea (Nestor notabilis), un sogno per qualsiasi ornitologo. Il sud del paese, caratterizzato da un clima temperato freddo, è invece dominato dalle alte cime innevate delle Alpi Meridionali o Southern Alps, tra cui svettano il Monte Cook o Aoraki (3.724m) e il Monte Tasman (3.497m).

L’itinerario di tre settimane

Con 3 settimane a disposizione e un programma ben definito alla mano potrete esplorare innumerevoli luoghi meravigliosi e prendere parte ad attività ed escursioni che vi lasceranno il segno. Atterrando ad Auckland vi sarà possibile spostarvi dapprima a nord e successivamente iniziare la discesa verso l’Isola Sud visitando le locations più spettacolari del paese. Nella punta settentrionale dell’Isola Nord non potete perdervi la fitta Foresta di Waipoua con i suoi kauri, alberi appartenenti alla famiglia delle Araucariaceae noti per la loro imponenza e longevità. Sulla costa opposta rispetto a Waipoua troverete la cittadina di Tutukaka con le sue baie dalle acque cristalline. E’ un’ottima base per gli amanti della subacquea che desiderano immergersi in uno dei numerosi siti di immersione delle Isole Poor Knights per osservare le grotte e le foreste di kelp in cui vivono le creature marine più sorprendenti. Muovendosi verso sud è raccomandabile deviare in direzione est per esplorare la Penisola di Coromandel, conosciuta per le sue spiagge dalle sorgenti termali calde e formazioni rocciose a cattedrale, per gli appassionati di Tolkien la cittadina di Matamata è una tappa obbligatoria. Da qui potrete infatti immergervi in un tour suggestivo circondati da verdi colline alla scoperta del villaggio di Hobbiton, il set cinematografico costruito dal regista Peter Jackson. Più a sud, nei pressi della città di Rotorua, rimarrete estasiati dall’attività geotermale e vulcanica che caratterizza quest’area della Nuova Zelanda. Tra le zone più spettacolari per osservare gli altissimi geyser e le mud pools, vere e proprie pozze di fango in ebollizione, ci sono: Waimangu Volcanic Valley, che ospita il sistema geotermale più giovane al mondo, Wai-O-Tapu Thermal Wonderland e il parco di Te Puia. Qui potrete fare lunghe escursioni alla scoperta non solo di pozze le cui temperature si aggirano intorno ai 100°C, ma anche di flora e fauna che ben sopravvive in questi ambienti termali dal caratteristico odore sulfureo. Se effettuate una breve sosta a Waitomo potrete assistere ad uno spettacolo della natura davvero unico. All’interno delle Waitomo Glowworm Caves vi ritroverete circondati da migliaia di larve di insetti bioluminescenti (Arachnocampa luminosa) che utilizzano la luce, prodotta da una reazione catalizzata dall’enzima luciferasi, per attrarre le proprie prede. Uno dei siti più suggestivi per gli amanti di escursionismo è il Parco Nazionale Tongariro. Situato nella porzione centrale dell’Isola Nord, questo parco è un vero e proprio ambiente mistico che unisce colori brillanti, piane e coni vulcanici, crateri e fumarole in una combinazione artistica perfetta. In una giornata potrete percorrere il Tongariro Alpine Crossing, un sentiero lungo ripidi pendii tra rilievi vulcanici, crateri rosso fuoco e laghi color smeraldo. All’estremo sud dell’Isola Nord vi è la meno conosciuta Riserva di Putangirua, una foresta di rocce ghiaiose affilate modellate dall’azione di pioggia e alluvioni lungo cui scorre il fiume Putangirua. I vari percorsi all’interno del parco conducono a un punto panoramico da cui si può ammirare la distesa di pinnacoli dall’alto. Una volta giunti nell’Isola Sud, dopo 3 ore di traghetto sullo Stretto di Cook, il Parco Nazionale Abel Tasman vi stupirà con le sue spiagge e fitte foreste che si affacciano sul Mar di Tasman. Spostandosi più verso sud incontrerete il Parco Nazionale Nelson rinomato per i suoi laghi e i percorsi di trekking lungo gli specchi d’acqua e in alta montagna. Sulla strada che corre lungo la costa ovest in direzione sud, vi è un parco unico nel suo genere: il Parco Nazionale Paparoa. Potrete ammirare le cosiddette pancake rocks, formazioni rocciose stratificate formate circa 35 milioni di anni fa dalla deposizione di frammenti di organismi marini. Il Ghiacciaio Franz Josef è il punto più meridionale del nostro itinerario. Costeggiando il fiume Waiho è possibile arrivare fino al fronte del ghiacciaio. Varie compagnie locali organizzano escursioni su ghiaccio o trekking guidati nella valle. Sulla via di ritorno per l’aeroporto di Christchurch spicca l’immenso e splendido Parco Nazionale Arthur’s Pass che attraversa le Alpi Meridionali. Esistono percorsi di trekking di ogni genere che offrono viste sensazionali.

Guidare in Nuova Zelanda

Avere un’auto propria è la soluzione migliore quando si ha un tempo a disposizione limitato per esplorare le due isole. Anche con poco anticipo dalla partenza è possibile prenotare un’auto economy con cui muoversi in totale libertà. Le compagnie di autonoleggio vi danno la possibilità di lasciare il veicolo al porto di Wellington, nell’Isola Nord, prima di imbarcarvi sul traghetto per attraversare lo Stretto di Cook e ritirare il prossimo veicolo direttamente a Picton una volta sbarcati. Il traffico non è certo un problema, nemmeno durante l’estate australe quando l’afflusso di turisti è massimo e, non preoccupatevi per le strade, quelle che i neozelandesi chiamano autostrade sono semplici strade a due corsie. Non dimenticatevi che la guida è sulla sinistra e che per poter guidare dovrete procurarvi la cosiddetta Translation verification form, ossia una traduzione ufficiale in lingua inglese della vostra patente. Potrete comodamente ottenerla in un paio di giorni attraverso una delle compagnie autorizzate dall’agenzia dei trasporti neozelandese prima di partire.

Dove dormire

Le soluzioni per dormire in Nuova Zelanda sono le più svariate e talvolta pittoresche. Potrà capitarvi di alloggiare nella casa di un neozelandese che apre le proprie porte ai turisti, di dormire in bungalow all’interno di campeggi, di passare la nottata in una roulotte minuziosamente arredata nella proprietà privata di una famiglia locale, oppure di prendere una stanza in uno dei numerosi ostelli sparsi per il paese. Il termine economico non si sposa bene con la Nuova Zelanda, aspettatevi di spendere una somma di denaro che non vi aspettereste da soluzioni base che offrono un letto, e un bagno e cucina in comune e, muovetevi con anticipo, gli alloggi più economici sono molto gettonati. La possibilità di cucinare in qualsiasi sistemazione voi scegliate, dal campeggio all’ostello, vi permetterà di potervi preparare colazione e cena senza spendere troppo. È anche un’ottima occasione per trascorrere del tempo con altri viaggiatori che, come voi, si concedono una pausa per rivivere le emozioni della giornata e ripassare il programma per i giorni successivi.

Ylenia Vimercati

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