Non è ancora iscritto nel registro degli indagati ma sul 16enne che avrebbe dato origine alla fuga di massa dalla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo utilizzando una pistola al peperoncino per rubare una catenina, si sono appuntate le indagini degli investigatori. Il suo nome non è stato ancora reso noto trattandosi di un minorenne ma le segnalazioni dei tanti ragazzi sentiti dalle forze dell’ordine hanno portato al suo fermo anche per detenzione di droga ritrovata nella sua abitazione. Sarebbe stato il suo assurdo gesto (anche se la polizia non esclude altre piste) di spruzzare lo spray urticante nella discoteca a provocare la morte di cinque adolescenti e una mamma di 39 anni, schiacciati dalla folla in fuga dal locale. Il minorenne verrà sentito nelle prossime ore, molto probabilmente già prima della conferenza stampa convocata dai magistrati per il primo pomeriggio. Ma gli investigatori stanno continuando a lavorare anche sull’altro filone, quello che riguarda la sicurezza del locale e il numero di persone presenti. Si fa strada anche l’ipotesi di omicidio colposo plurimo per i gestori che avrebbero violato le norme di sicurezza a partire dai biglietti venduti a fronte di 469 posti disponibili, la probabile indisponibilità di una delle uscite di sicurezza perché secondo le prime ricostruzioni chiusa con una catena per non consentire l’apertura dall’interno a ragazzi “imbucati” senza biglietto ed inoltre le attenzioni si appuntano su quella ringhiera arrugginita di una delle uscite che ha ceduto sotto il peso della ressa.
Pino Matteioli