Gazzettino Italiano Patagónico
May 6, 2017 - Milano, Italy - Last Saturday the challenge between Zebre Parma against Benetton Treviso and the two Italians of the Pro12. (Credit Image: © Luca Marenda/Pacific Press via ZUMA Wire)

Lo straordinario gesto dei rugbisti della Benetton: rasati per solidarietà al compagno malato di cancro

  • I rubgisti della Benetton Treviso si sono resi protagonisti di un gesto di grande umanità
  • Si sonor asati a zero per esprimere la loro vicinanza a un compagno malato di tumore
  • Nasi Manu, 30 anni, ha scoperto la malattia ad agosto e deve ora sottoporsi a cicli di chemioterapia

I gesti straordinari in campo non sono solo quelli atletici. Gli sportivi sanno lanciare anche grandi messaggi di umanità e solidarietà. Lo dimostra la scelta dei rugbisti della Benetton Rugby Treviso, uno dei club professionistici italiani più titolati, intenzionati a gareggiare con la testa rasata per esprimere la loro vicinanza ad un compagno malato di cancro. La terza linea Nasi Manu, 30 anni, neozelandese, ha scoperto la malattia da pochi mesi e deve in questo periodo deve sottoporsi alla chemioterapia. Gli altri atleti biancoverdi hanno deciso di tagliarsi i capelli a zero per dimostrare di essere ancor di più al suo fianco.

Il compagno è malato di tumore, tutta la squadra si rasa a zero

Manu ha subito un delicato intervento il 30 agosto nel reparto di urologia dell’ospedale Cà Foncello di Treviso e da ottobre si sta sottoponendo a cicli di chemioterapia. Il primo a rasarsi è stato a novembre il neozelandese Hame Falva, altro compagno di squadra. E tutti i compagni volevano seguire l’esempio, ma in molti era impegnati non la nazionale italiana. Quindi si sono dati appuntamento. Mercoledì scorso, al termine dell’allenamento, è arrivata la rasatura di squadra. I rugbisti si sono muniti di rasoi e asciugamani negli spogliatoi della Ghirada trasformandoli in un vero e proprio salone da barbiere. Scenderanno in campo con lo stesso look nella gara di Challenge Cup contro gli inglesi degli Harlequins. È un modo – ha spiegato Alberto De Marchi, di ruolo pilone – «per fargli sapere che siamo tutti vicini, e spingiamo insieme verso la prossima meta». Il rugbista malato non evita di interagire tramite social network per rispondere ai tanti messaggi di vicinanza ricevuti. «Grazie a tutti per l’aiuto», ha detto. «Ci sono molte cose importanti ancora da fare e la strada è lunga, ma in Italia so di poter contare sulle migliori cure. Mi riprenderò pienamente, ne sono sicuro». L’ultimo messaggio è un chiaro invito a non arrendersi mai. «Non siate imbarazzati, controllate sempre i vostri testicoli», ha detto. Con l’hashtag #ballsout. «Fuori le palle», dice il campione.

Pino De Marchi

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