Nonostante dopo il vertice di ieri sera a Palazzo Chigi, il mantra del Governo sia sempre “non fermarci sui zero virgola e sui decimali”, qualche segnale per piccoli passi avanti sul confronto tra Roma e Bruxelles sulla manovra, sembra esserci. Bocciata già due volte dalla Commissione europea lo stallo sembrava insormontabile e l’UE in fondo ha mostrato di avere più pazienza nell’attendere segnali di cambiamenti da parte dell’esecutivo italiano. Del resto è quasi una pazienza obbligata considerando che uno scivolone dell’Italia metterebbe in crisi tutto il sistema dell’eurozona. Il commissario per gli Affari Economici, Moscovici ha incluso il budget italiano fra gli elementi di incertezza che pesano sulla crescita europea a fianco delle tensioni commerciali e della Brexit. Sul bilancio italiano “ci sforziamo per trovare delle soluzioni”, ha detto ancora Pierre Moscovici, in conferenza stampa a Parigi, all’indomani del vertice a Palazzo Chigi che ha aperto a modifiche al documento di bilancio pur confermandone gli obiettivi. Per l’Italia “la porta resta aperta con la mano tesa. Dobbiamo cercare con tutte le forze delle soluzioni condivise nell’interesse degli italiani e della zona euro”, ha aggiunto Moscovici, commentando la manovra italiana. Le sanzioni sono sempre un fallimento “Non sono mai stato un partigiano delle sanzioni. Penso che le sanzioni siano sempre un fallimento”, spiega il commissario europeo agli Affari economici. “Sono sempre stato un commissario favorevole alla flessibilità, aperto al dialogo tra Roma e Bruxelles, legato a un’Italia che rimanga al centro della zona euro”. Il commissario ha incluso il budget italiano fra gli elementi di incertezza che pesano sulla crescita europea a fianco delle tensioni commerciali e della Brexit.
Mario Porfido