In Italia 160mila visoni vengono uccisi ogni anno per la loro pelliccia, una mattanza anacronistica, se si pensa che 12 Paesi europei hanno già vietato gli allevamenti di animali da pelliccia. L’associazione Essere Animali ha lanciato una raccolta firme, indirizzata al Governo, per chiedere che anche l’Italia si adegui in materia di benessere animale. «Chiediamo a Governo e Parlamento di vietare l’allevamento di animali da pelliccia e di porre fine a questa sofferenza», spiega l’associazione.
L’impegno dei partiti
Nonostante le proposte di legge avanzate anche nelle precedenti legislature, normative più stringenti in materia di benessere animale non sono mai state approvate. «In occasione delle elezioni di marzo 2018 Movimento5Stelle, Forza Italia, Liberi e Uguali, Partito Democratico e Fratelli d’Italia hanno sottoscritto la nostra richiesta e preso un impegno pubblico», sottolinea Essere Animali.
Un altro marchio non userà più pellicce
Intanto, anche il famoso stilista Jean Pul Gaultier ha annunciato che il suo marchio non impiegherà più inserti di pelliccia animale. «È vero che la pelliccia animale è più sensuale di quella sintetica, è brutto da dire. Ma si possono trovare altri modi per scaldarsi. Quindi può essere che si andrà verso una parte creativa che non farà del male, perché certamente il modo in cui gli animali vengono uccisi per la loro pelliccia è deplorevole», ha spiegato il couturier, accodandosi alla lunga lista di marchi che hanno già annunciato di non volere più contribuire alla sofferenza animale.
Pino Mauti