Passati i tempi in cui finivano al rogo con le streghe perché creduti incarnazione del demonio, i gatti neri hanno un nuovo nemico: i selfie. Secondo un’associazione britannica, le piccole pantere domestiche avrebbero, infatti, meno chances di trovare un’adozione per via del loro scuro mantello che renderebbe impossibile lo scatto perfetto.
Dieci volte più difficile trovare casa a un gatto nero
Superstizione o ignoranza 2.0? Fatto sta che i gatti neri impiegano 10 giorni di più a trovare casa rispetto ai red tabby, ovvero i soriani rossi, i mici più richiesti. A spiegarlo alla BBC è Christine Bayka, fondatrice dell’associazione protezionistica con sede a Bristol The Moggery che, da oltre vent’anni, si occupa di trovare casa ai gatti abbandonati. «I proprietari arrivano da noi chiedendo un micio di qualsiasi colore tranne che nero – ha spiegato –. Trovare un’adozione ai gatti neri è sempre stato leggermente più difficile ma la situazione ora pare proprio essere peggiorata. In molti dicono chiaramente di non volere un gatto nero poiché meno fotogenico». Tutti gli ospiti che aspettano casa da più tempo sono proprio gatti neri, come Velvet, che aspetta la sua famiglia in gattile da ben 14 anni.
Colore e carattere
Ad aggravare la posizione di gatti neri c’è anche la credenza secondo cui il colore del mantello influirebbe sul carattere dei mici. Secondo le credenze, i gatti rossi sarebbero più amichevoli e giocherelloni mente i neri poco socievoli. Teorie smentite anche da uno studio dell’Universta’ di Berkeley che ha mostrato come queste idee siano frutto di una percezione differente, data appunto da pregiudizi e stereotipi.
Marta Frigerio