Non ci sono solo zucche e fantasmi: a entrare a far parte dell’iconografia di Halloween ci sono anche una serie di animali, ritenuti spaventosi e anche un po’ spettrali. In realtà, ciascuna di queste specie ha un ruolo molto importante in natura.
- L’allocco
L’allocco è uno dei più grandi rapaci italiani, preceduto solo dal Gufo reale. Il piumaggio grigio-bruno e gli occhi scuri lo rendono altamente mimetico; a rivelare la sua presenza è il suo inconfondibile verso che, risuonando spesso nelle scene di film horror ambientate di notte nei boschi, risulta spettrale e inquietante. L’allocco, in realtà, è un animale del tutto innocuo, che rifugge l’uomo, ma è utilissimo all’ambiente e agli agricoltori. È, infatti, un predatore di roditori e, per chi vive vicino a zone verdi, anche un fedele vicino di casa: abita aree boscose, parchi e giardini, si nasconde di giorno e di notte si trasforma in un abile cacciatore.
- Il pipistrello
I pipistrelli sono gli unici mammiferi in grado di volare. In Italia se ne contano 30 differenti specie e tutti giocano un ruolo ecologico di primissimo piano, contribuendo al contenimento della popolazione di insetti e zanzare. Il loro aspetto da ratti con le ali li ha resi uno dei simboli della notte di Halloween. Nonostante le apparenze, i pipistrelli sono animali davvero interessanti: comunicano fra loro tramite ultrasuoni, grazie a cui sono anche in grado di catturare centinaia di insetti ogni notte e di orientarsi in spazi completamente privi di luce come le caverne, dove vivono in numerose colonie.
- Il ragno
In natura ce ne sono 50mila specie differenti; ad accomunarli, un’unica somiglianza: tutti hanno 8 zampe. Anche i ragni sono da sempre vittime di pregiudizi: la simbologia negativa del ragno è diffusa in ogni continente e le sue abitudini notturne hanno spinto alcune religioni a descriverlo come animale oscuro e pericoloso. La credenza che il suo morso sia quasi sempre letale ha generato, poi, un’associazione immediata e inconscia tra l’aspetto dell’animale predatore e le conseguenze del morso stesso. Tuttavia, solo un ridotto numero di aracnidi è pericoloso per l’uomo e la maggior parte di loro è del tutto innocua. I ragni sono anche tra gli architetti più abili in natura: la tela che alcuni di loro producono, costituita da un materiale sericeo tra i più resistenti, è un capolavoro di geometria.
- Il serpente
Pochi animali sono vittime di pregiudizi tanto quanto i serpenti: storia e religione hanno contribuito a crearne un’immagine del tutto distorta. Ma i serpenti presenti in Italia, con diverse specie appartenenti alle famiglie di Viperidi e Colubridi, sono animali di importanza primaria per gli ecosistemi in cui vivono e sono dotati di caratteristiche davvero uniche. Ad esempio, i serpenti sono privi di zampe e riescono a muoversi agilmente grazie a contrazioni muscolari del tronco e delle squame; alcuni sono persino in grado di arrampicarsi sugli alberi e di muoversi tra i rami. Solo un basso numero di specie, poi, sono velenose e in Italia si contano solo 5 specie di vipere il cui morso è velenoso per l’uomo.
- Il ratto
Se c’è una specie bistrattata, questa è proprio il ratto: capace di adattarsi a vivere in zone fortemente antropizzate, il ratto da sempre abita nelle città a contatto con l’uomo. Ciò ha contribuito alla crescita di miti e credenze negative complice il fatto che, nei secoli passati, i ratti sono stati veicolo di gravi epidemie. I ratti hanno i sensi sviluppatissimi, olfatto, udito e tatto in particolare, e questo li pone tra gli animali più adattabili.
Maria Pinnelli