Quanto accaduto nelle elezioni tenutesi ieri in Assia, è stato il colpo finale assestato alla politica della cancelliera Angela Merkel che oggi ha annunciato di volersi ritirare dalla politica. Una conferenza stampa la sua inaspettata anche se i malumori interni al Cdu erano diventati tali e tanti da lasciar presupporre che ci sarebbe stato uno scossone. Ma che accadesse a meno di ventiquattrore, dopo la grave sconfitta di Wiesbaden (11 punti percentuali persi), era meno prevedibile e soprattutto non era prevedibile l’annuncio della Merkel di lasciare completamente la politica. A chi ha pensato che la cancelliera avrebbe potuto dedicarsi alla politica europea è stato subito smentito dalle stesse parole della Merkel. Dunque rimarrà alla guida del governo fino alla scadenza naturale del mandato nel 2021, ma che dopo non si ricandiderà né alla cancelleria, né al Bundestag e che non cercherà mai più un incarico politico, né in Germania né in Europa. Merkel aveva sempre detto che la carica di presidente della Cdu e quella di cancelliera erano inseparabili. «Spero che questo sia un contributo a portare vento nuovo nel partito» e a far sì che «il governo si concentri meglio nel suo lavoro»”. E ancora: «“Non sono nata cancelliera e ho sempre assolto il mio incarico con dignità. Con la stessa dignità intendo lasciarlo».
Arturo Zingaroli