Il rancio diventa vegan. Succede in Finlandia, dove d’ora in avanti alle truppe saranno serviti anche piatti senza alcun ingrediente di origine animale. Ma non è l’unica novità, dal momento che sono stati introdotti nel menù settimanale anche quattro pasti interamente. La nuova “strategia militare” in chiave veg messa in atto dall’esercito finlandese è stata pensata sia per migliorare la salute dei soldati sia per ridurre l’impatto della produzione di carne sull’ambiente.
Quanti sono i vegetariani nell’esercito
Tuttavia, non è detto che l’iniziativa venga apprezzata dagli interessati. Secondo un recente sondaggio, infatti, il numero di soldati che segue una dieta vegetariana è esiguo: sarebbero circa 88 su 20mila militari, meno dell’1%. Al contrario, la Finlandia è uno dei Paesi in cui la percentuale di vegetariani è maggiormente in crescita: si stima, infatti, che un quinto della popolazione di età compresa tra i 15 e i 24 anni segua un regime alimentare senza né carne né pesce.
Cresce la domanda europea
Intanto, non si arresta la richiesta di prodotti vegani: secondo le stime il mercato dei sostituti della carne supererà i 6,5 miliardi di dollari entro il 2026 (nel 2017 sono stati stimati 3,1 miliardi). Nel 2017 proprio gli europei hanno contribuito al 33% del fatturato globale dei prodotti vegani sostitutivi della carne. L’Europa apporta, quindi, la fetta più consistente alle entrate di questo mercato in espansione e si prevede che continuerà a mantenere il primato.
Pietro Greppi