Il termine fissato dal governo, per accedere ai fondi delle infrastrutture logistiche, si avvicina. Entro il 24 ottobre prossimo bisognerà aver delineato tutte le procedure. Una scadenza che oggi ha spinto in strada gli sfollati e commercianti coinvolti nel crollo del ponte Morandi. Al sindaco Bucci è stato chiesto con forza di riaprire le strade: C’è una comunità di 50 mila abitanti, quella della Valpolcevera, senza contare quelli dell’entroterra, che non possono più sopportare un certo immobilismo nelle decisioni”. Lo ha detto il presidente del comitato degli sfollati a causa del crollo di Ponte Morandi, Franco Ravera. Una delegazione di sfollati ha sfilato in corteo con i commercianti. “Le istituzioni hanno fatto il possibile, hanno attivato mezzi pubblici, sono state fatte ripartire le linee ferroviarie ma non basta, ci vogliono più risorse e assunzioni di personale come autisti e agenti della municipale”, spiega Ravera. “Oggi il tema non siamo noi, ma le problematiche di mezza città, ho visto in piazza molte persone – continua Ravera – che non abitano in Valpolcevera e questo mi ha fatto piacere, significa che c’è solidarietà”. Toninelli incontra sfollati “Siamo qui per ascoltare – e aggiunge -Porteremo a Roma le loro istanze. Contiamo di dare risposte anche attraverso l’aiuto dell’Ue”. Frasi che non hanno tranquillizzato la folla perché la sensazione è ancora che si proceda con estrema lentezza nell’attuazione di un piano di ricostruzione. A rincarare la mano è anche il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli che sottolinea come il ripristino delle arterie sia vitale per una città cerniera tra i traffici di collegamento con Francia, Svizzera e Germania.