Gazzettino Italiano Patagónico

Da rifiuti a risorse: il biogas si fa in casa

 

Tra i principali responsabili della produzione di gas serra a livello mondiale vi sono i rifiuti organici: sostanze di origine vegetale o animale (es. scarti alimentari, sfalci di potature ecc…) che rappresentano circa il 50% dei rifiuti solidi urbani europei. Oggi soltanto il 25% di essi viene effettivamente riciclato in compost di qualità, mentre il resto viene conferito in discarica, generando l’emissione spesso incontrollata di grandi quantità di gas climalteranti. Non solo dunque un problema ambientale ma anche uno spreco visto che il biogas, ovvero la miscela di gas prodotti dalla fermentazione batterica dei rifiuti organici in ambienti privi di ossigeno (ad esempio nel corpo di una discarica), è un’incredibile fonte di energia.

Da rifiuti a risorse

Lo sanno bene, per esempio, alcune popolazioni rurali dell’India meridionale che utilizzano gli escrementi dei propri animali per produrre gas in zone non servite dalla rete elettrica. Ed è proprio questa testimonianza ad accendere in Yair Teller, giovane israeliano laureato in biologia marina, l’idea di fondare una startup per commercializzare dei sistemi domestici per la produzione di biogas. Nasce così HomebiogasTM un sistema semplicissimo ma dalle enormi potenzialità, che permette di produrre biogas dai rifiuti organici che si producono quotidianamente.

Come funziona

Il sistema sfrutta il principio della digestione anaerobica (trasformazione della sostanza organica in gas, in un ambiente privo di ossigeno) ed è composto da una camera (digestore) dotata di imbuto dove inserire fino a 6 litri al giorno di rifiuti organici. Nella porzione inferiore della camera avviene la digestione dell’organico ad opera dei batteri, mentre nella parte alta si accumula il gas prodotto ed immagazzinato a bassa pressione. Una tubazione pesca il biogas dalla porzione superiore della camera andando ad alimentare direttamente i fornelli della cucina, mentre nella parte bassa un rubinetto permette di raccogliere il digestato liquido per ottenere un fertilizzante naturale. Il sistema si installa con grande facilità in un giardino, non necessita di alcun collegamento alla rete elettrica, ma per garantire l’efficacia della reazione che permette la degradazione della sostanza organica e dunque la produzione di biogas, è necessario che il sia mantenuto a temperature maggiori di 20ºC. Appena entrato a regime HomebiogasTM consente di produrre oltre tre ore di gas al giorno e fertilizzante di alta qualità quotidianamente.

Quali vantaggi

Questo digestore anaerobico casalingo è uno strumento virtuoso e sostenibile, impedisce infatti lo smaltimento in discarica dei rifiuti organici, riduce la produzione di gas serra, contribuisce a diminuire la dipendenza da combustibili fossili ed a contrastare la deforestazione. La campagna di kickstarter per la messa in commercio del sistema 2.0 ha già raccolto quasi 500.000 dollari, ed ha permesso di donare alcuni dispositivi alle comunità del Kenya e di Porto Rico. Prossimo passo? La versione 3.0 di HomebiogasTM dovrebbe prevedere la possibilità di collegare il sistema direttamente agli scarichi del bagno. La rivoluzione verde continua.

Andrea Di Piazza

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