I bonsai (pianta in piccolo vaso) è un tipo di coltivazione di essenze arboree, che vengono volutamente mantenute in miniatura tramite un lavoro di potatura e pinzatura dei rami e dalla riduzione delle radici. Essi possono essere educati in vari stili (a cascata, eretto formale e informale, spazzato dal vento, boschetto, a scopa rovesciata ecc), a seconda del tipo di pianta che si sta coltivando. La scelta del vaso nel quale verrà posata la pianta sarà di vitale importanza per l’estetica generale del bonsai. Botanica e arte si fondono, dando vita a un lavoro che cambia forme e colori con il mutare delle stagioni.
Cenni generali
L’azalea è un’essenza molto amata e ammirata dai bonsaisti. Ciò è dovuto principalmente alla stupenda fioritura primaverile. I colori principali dei suoi fiori sono bianco, rosso o rosa. Questa pianta è molto apprezzata per diverse altre caratteristiche: tronco elegante, fogliame fitto e di dimensioni ridotte, crescita rapida e possibilità di essere educata in diversi (un bonsaista usa il termine ‘educare’ quando parte con una pianta base e, nel corso degli anni, tramite potature e applicazione di filo di rame, la modella secondo il suo stile preferito) stili.
Annaffiatura
L’annaffiatura, non troppo abbondante dopo la fioritura, sarà invece più generosa durante tutta la stagione vegetativa, in particolar modo in estate. Il substrato non dovrà mai essere completamente asciutto, nemmeno nei mesi invernali, perché il suo apparato radicale è spesso vittima di disidratazione. Vale in generale la stessa regola degli altri bonsai: troppa acqua potrebbe portare a marciume radicale, troppo poca a una crescita debole.
Esposizione
La pianta va protetta dalle gelate in inverno, se in presenza di climi rigidi. Può benissimo essere riposta in serra fredda, o in casa, lontano da fonti di calore come i termosifoni, e in prossimità di una fonte di luce (non troppo vicino alla finestra, si potrebbe avere un effetto lente, con conseguente bruciatura delle foglie). Il resto dell’anno va collocata in pieno sole, tranne nelle giornate più calde, in cui andrà posizionata a mezz’ombra, per evitare che le foglie si rovinino.
Substrato e rinvaso
Il terreno ideale per l’azalea è la terra giapponese kunama. Il rinvaso va effettuato dopo la fioritura, in modo da non indebolire la pianta prima che i fiori sboccino.
Concimazione
Dopo la fioritura, con concime solido organico a lenta cessione, facilmente reperibile online o negli store specializzati; da settembre a inizio novembre, con concime solido o liquido organico a lenta cessione.
Malattie e parassiti
Cocciniglia, acari, afidi e fumaggine sono gli agenti patogeni che generalmente colpiscono l’azalea. Possono iniziare in tarda primavera, fino al protrarsi dell’autunno. La cura migliore è la prevenzione: un ambiente ben areato e dei prodotti acaricidi e aficidi da spruzzare da gennaio a febbraio sul tronco e sui rami, a distanza di 15 giorni uno dall’altro. Per stroncare un attacco, in primavera, estate o autunno, si applicherà sulla pianta un prodotto acaricida o aficida ogni 10 giorni, per un totale di almeno 3 interventi. La regola generale è quella di non dare mai questi prodotti mentre la pianta è a diretto contatto con i raggi solari.
Stili
A cascata e semi-cascata, eretto informale, su roccia, inclinato.
Lorenzo Ciotti