La discussione si riaccende ogni anno in occasione di Id al-adha, la Festa del Sacrificio nella quale la comunità dei fedeli islamici – con l’uccisione di un animale – celebra l’obbedienza a Dio da parte di Abramo nel sacrificare il proprio figlio Isacco. È giusto autorizzare in Italia la macellazione rituale? Durante la festa – caduta quest’anno dal 21 al 25 agosto – si moltiplicano, infatti, i casi di animali uccisi seguendo i precetti della legge islamica che, appunto, non prevede lo stordimento ma la morte per dissanguamento.
Già vietata in alcuni stati
Eppure, un decreto legislativo del 1998 prevede che l’animale prima di essere ucciso debba essere stordito, in modo da evitare inutili sofferenze; proprio per questo motivo in alcuni Stati europei, tra cui Polonia, Danimarca e Austria, la macellazione rituale è vietata. In Italia la macellazione halal è consentita in appositi macelli ma il timore è che, soprattutto in occasione della festa religiosa di Id al-adha, si moltiplichino i casi di uccisioni di animali anche in contesti privati.
La proposta di legge della Lega
Ora, però, qualcosa potrebbe cambiare: Alex Bazzaro, parlamentare leghista e componente della Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera, ha avanzato una proposta di legge per chiedere che anche in Italia questa pratica sia messa fuori legge. «Oggi diversi Stati europei molto avanzati e con normative ampiamente dirette alla protezione delle identità culturali non prevedono più deroghe su questa materia per ragioni religiose se l’abbattimento o la macellazione è in contrasto con il benessere dell’animale. L’obiettivo primario della proposta di legge è dunque quello di innalzare da una parte la tutela degli animali e, dall’altra, di ridurre le loro sofferenze – ha spiegato Bazzaro –. Le tradizioni culturali diverse dalle nostre meritano rispetto, ma a tutto c’è un limite: a maggior ragione se questo limite è già imposto dalle regole europee». Lo scorso anno anche il deputato del Movimento 5 Stelle Paolo Bernini aveva espresso la necessità di una legge più stringente chiedendo di abolire la deroga alle uccisioni senza stordimento.